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Pressione ‘soft’ su Kiev: la strada dei colloqui per la fine del conflitto

4 Nov 2023 - Europa

Pressione ‘soft’ su Kiev: la strada dei colloqui per la fine del conflitto

Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, si trova dinanzi a un bivio storico: iniziare una negoziazione diretta con Vladimir Putin per cercare di porre fine a una guerra che affligge il suo paese da oltre 600 giorni. La notizia, riportata dall’emittente americana NBC, si fonda su fonti statunitensi, tra cui un funzionario in carica, che delineano una nuova pressione ‘soft’ su Kiev per considerare l’ipotesi di colloqui con la Russia.

Questi contatti mirano a identificare i principi cardine che permetterebbero a Zelensky di avviare un dialogo concreto. I primi passi, definiti “delicati”, sono stati fatti nel corso di un incontro del Gruppo di Contatto a ottobre, che ha visto la partecipazione di oltre 50 nazioni alleate dell’Ucraina.

Le basi del dialogo

Il tessuto delle discussioni è direttamente collegato al riconoscimento delle dinamiche consolidate sul campo di battaglia, dove né l’Ucraina né la Russia sembrano capaci di sfondare le linee nemiche. Le forze armate ucraine, supportate dai partner occidentali, si trovano in una situazione di stallo che ha acceso l’allarme per la sostenibilità del supporto internazionale. In particolare, gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Biden, si dimostrano preoccupati per le difficoltà dell’Ucraina nel reperire nuovi soldati e per la potenziale illimitata riserva di truppe della Russia.

Guerra di posizione

L’eco delle preoccupazioni ha trovato conferma in Ucraina stessa, dove sono sorte proteste contro la possibilità di ulteriori mobilitazioni. Sul campo, la guerra si è trasformata in un logorante attrito di posizioni, definito dalle fonti militari americane come una “guerra di centimetri”, senza significativi cambiamenti territoriali da mesi.

Tensioni in Medioriente

Gli analisti ritengono che Kiev abbia tempo fino alla fine dell’anno corrente, o al massimo fino agli inizi del 2024, prima che l’urgenza di un cambiamento di strategia diventi ineludibile. Questo, considerando anche il potenziale spostamento dell’attenzione globale verso altre crisi internazionali, come il riacceso conflitto tra Israele e Hamas, che potrebbe ulteriormente complicare la garanzia di sostegno a Kiev.

In questo scenario complesso, la pressione ‘soft’ su Kiev si propone di delineare un percorso verso la pace, che inevitabilmente richiederà concessioni difficili e scelte ponderate da entrambe le parti. Il mondo osserva con attenzione e speranza, nella consapevolezza che ogni passo verso il dialogo è un passo lontano dal conflitto, verso la ricostruzione di un futuro di pace per l’Ucraina e per la stabilità internazionale.

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