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L’Assedio di Gaza: USA Schierano Sottomarino Nucleare nel Mediterraneo

6 Nov 2023 - Geopolitica

L’Assedio di Gaza: USA Schierano Sottomarino Nucleare nel Mediterraneo

L’esercito israeliano sta intensificando la sua offensiva a Gaza City con attacchi aerei e l’accerchiamento terrestre, ma una nuova mossa ha attirato l’attenzione internazionale: gli Stati Uniti hanno schierato un sottomarino nucleare di classe Ohio nel Mediterraneo. Questa azione non è isolata, ma segue il dispiegamento di due gruppi d’attacco di portaerei – la Gerald Ford e la Dwight Eisenhower – dimostrando una significativa dimostrazione di forza nella regione.

Deterrente per l’Escalation

L’annuncio del posizionamento del sottomarino nucleare – elemento centrale della deterrenza strategica americana – è un segnale inusuale e deliberato. Questo insieme alla presenza di portaerei evidenzia la preoccupazione degli Stati Uniti di fronte all’azione israeliana e di possibili mosse di altri attori regionali. La presenza militare rafforzata è un chiaro deterrente: qualsiasi tentativo di escalation da parte di Iran o Libano troverà una risposta pronta e potente.

Accerchiamento e Offensiva

Il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha informato in una conferenza stampa serale che la strategia militare israeliana è in una fase di ampliamento, includendo sia raid aerei che operazioni terrestri. Queste operazioni hanno visto il coinvolgimento di diverse aree densamente popolate di Gaza, come Tel Al-Hawa, Zeytun e Albasara. L’azione militare israeliana è coincisa con un blackout delle comunicazioni, che ha isolato ulteriormente la Striscia di Gaza.

Le dichiarazioni di Hagari delineano una strategia di lungo termine che mira ad isolare completamente Gaza City, con l’obiettivo dichiarato di neutralizzare le forze operative di Hamas e distruggere la rete di tunnel e basi operative utilizzate.

Il Costo Umano

La notte è stata particolarmente letale. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, i bombardamenti hanno causato la morte di almeno 27 persone, inclusi diversi civili. Il quartiere di Tal al-Sultan e la zona centrale di Al-Zawaida sono tra le più colpite, con il campo profughi di Jabalia a registrare ulteriori vittime.

Obiettivi Militari

In risposta agli attacchi, l’IDF ha comunicato di aver colpito 450 obiettivi riconducibili a Hamas, affermando che tra questi vi erano postazioni militari e strutture logistiche chiave per l’organizzazione. Tuttavia, l’uccisione di Jamal Musa, indicato come il capo della sicurezza speciale di Hamas, segna un punto critico nell’escalation militare, evidenziando l’intensità e la precisione delle operazioni in corso.

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