I Campi Flegrei e l’ombra del bradisismo: la sfida dell’urbanizzazione e la risposta della Protezione Civile
8 Nov 2023 - Italia
Nel cuore della Campania, la terra trema e si muove in un respiro geologico che da millenni caratterizza i Campi Flegrei. Questa vasta area vulcanica è un crocevia di storia, cultura e, purtroppo, di rischi geologici. La situazione attuale è un intricato intreccio tra la naturale instabilità del territorio e le complessità derivanti dall’urbanizzazione, che pone sfide non indifferenti per la gestione della sicurezza civile.
L’allerta gialla nei Campi Flegrei persiste, un colore che nel linguaggio della Protezione Civile suona come un monito alla cautela senza scadere nell’emergenza. Il ministro Nello Musumeci, al vertice dei dialoghi con esperti e sindaci, ha sottolineato la serenità e la costruttività delle discussioni, al fine di mantenere un dialogo chiaro e non allarmistico con la popolazione. Ma la tranquillità non equivale a disattenzione; anzi, la dichiarazione di Musumeci suggerisce un atteggiamento di vigile preparazione.
La natura ballerina dei Campi Flegrei non sorprende gli esperti, ma l’urbanizzazione complessa della regione Campania introduce un fattore di vulnerabilità che non può essere trascurato. Le città e le infrastrutture si insinuano nelle maglie di un territorio che per sua natura è dinamico e imprevedibile, creando un puzzle sociale ed economico di difficile gestione in caso di emergenza.
Il ministro ha poi evidenziato che per la prima volta un governo si occupa in maniera specifica del bradisismo, un fenomeno geologico che comporta il lento sollevamento del suolo dovuto a movimenti magmatici profondi. Questo è un chiaro segnale che l’approccio alla gestione del rischio sta diventando più olistico, considerando non solo gli eventi vulcanici ma anche quelli geologici come il bradisismo, che ha un impatto diretto sulla vita quotidiana e sul tessuto urbano.
Il disegno di legge 140/2023 emerge come una risposta legislativa all’urgenza di implementare misure adeguate per il rischio sismico e vulcanico, affidando alla Regione Campania il compito di elaborare un piano di comunicazione efficace per i cittadini. La consapevolezza è che l’informazione gioca un ruolo cruciale nella gestione delle emergenze e nell’adattamento della popolazione ai potenziali scenari di rischio.
Tuttavia, al di là delle intenzioni e dei piani sulla carta, vi è la dura realtà di un sistema ospedaliero che potrebbe trovarsi sotto pressione in caso di passaggio all’allerta arancione. Il confronto con Tokyo, dove la capacità di evacuazione è notevolmente alta, mette in luce la necessità di rafforzare le strutture sanitarie locali e di creare protocolli di emergenza che possano sostenere un’eventuale esigenza di evacuazione.
Il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Carlo Doglioni, conferma il rallentamento del sollevamento del suolo, ma con cautela: la natura è imprevedibile e il monitoraggio deve essere continuo e dettagliato. Il monitoraggio non è solo scientifico, ma deve tradursi in azioni preventive concrete, come sottolineato dalla Protezione Civile.