Scontro Governo-Sindacati: Tensioni e Accuse Incrociate sullo Sciopero Generale del 17 Novembre
16 Nov 2023 - Italia
Il confronto tra il governo e i sindacati italiani si intensifica in vista dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per venerdì 17 novembre. Lo sciopero, che mira a contestare alcuni punti della legge di bilancio, è stato precettato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) con una riduzione a 4 ore, dalle 9 alle 13, per il settore del trasporto pubblico locale (tpl).
Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, in conferenza stampa ha espresso la sua posizione: “Prendiamo atto di questa scelta del governo e in questo caso lo sciopero del settore del trasporto sarà dalle 9 alle 13”. Landini ha poi criticato il governo per la sua presunta schizofrenia, sottolineando come le stesse figure che ora sono al potere erano in passato critici su temi come pensioni e extraprofitti.
La Commissione di Garanzia sullo sciopero ha ribadito la sua posizione, sostenendo che lo sciopero proclamato non rispetta i criteri di uno sciopero generale, poiché non coinvolge la totalità del lavoro pubblico e privato. Paola Bellocchi, in audizione alla Camera, ha chiarito che lo sciopero si articolerà in due fasi regionali, non ritenendo che i presupposti per uno sciopero generale siano soddisfatti.
Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, ha confermato l’astensione dal lavoro per otto ore, nonostante la decisione della Commissione, che ha definito un atto di “squadristmo politico”. Diversamente, Luigi Sbarra della Cisl ha espresso un punto di vista più conciliante, sottolineando la necessità di rispettare le norme che regolano lo sciopero.
Il vice premier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha messo in guardia contro eventuali violazioni, affermando che saranno applicate le sanzioni previste dalla legge. Salvini ha anche respinto le insinuazioni contro il Consiglio di garanzia, definendo lo sciopero di venerdì “uno sciopero Pd-Cgil”.
Il Si Cobas, un sindacato attivo nel settore della logistica, ha deciso di non aderire allo sciopero del 17 novembre, proclamando invece una giornata di astensione dal lavoro in solidarietà con il popolo palestinese.
Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Il Movimento 5 Stelle ha espresso perplessità sulle motivazioni della Commissione di Garanzia, sottolineando che lo sciopero è un diritto costituzionale. Il Partito Democratico, attraverso il presidente dei senatori Francesco Boccia, ha criticato le dichiarazioni del governo, sostenendo che le scelte contestate dallo sciopero creeranno problemi seri a famiglie e lavoratori.
Tommaso Foti di Fratelli d’Italia ha invece difeso la posizione del governo, accusando i segretari di Cgil e Uil di voler paralizzare la nazione e di agire contro la legge.
Questo scontro tra governo e sindacati mette in luce le tensioni sociali e politiche in Italia, con un dibattito acceso su diritti, doveri e le modalità di espressione del dissenso in una democrazia.