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Corte Federale Rigetta l’Immunità Presidenziale di Trump per il Caso del 6 Gennaio

2 Dic 2023 - USA

Corte Federale Rigetta l’Immunità Presidenziale di Trump per il Caso del 6 Gennaio

Un giudice federale a Washington, D.C., ha respinto venerdì la richiesta dell’ex presidente Donald Trump di essere considerato immune in virtù della sua precedente carica presidenziale, rigettando così la sua richiesta di archiviare il caso relativo agli eventi del 6 gennaio 2021.

Le motivazioni del Giudice

La giudice distrettuale degli Stati Uniti, Tanya Chutkan, ha risposto all’affermazione di Trump secondo cui la Costituzione gli conferirebbe una “immunità assoluta dalla persecuzione penale per azioni compiute nell’ambito delle sue responsabilità ufficiali”. La giudice Chutkan ha scritto che l’ex presidente non possiede un “pass gratuito a vita per evitare il carcere”.

“Ex presidenti non godono di condizioni speciali riguardo alla loro responsabilità penale federale. L’imputato può essere soggetto a indagini federali, incriminazioni, procedimenti giudiziari, condanne e punizioni per qualsiasi atto criminale intrapreso mentre era in carica”, ha scritto Chutkan nella sua opinione.

Rispondendo all’argomento del Primo Emendamento presentato da Trump, Chutkan ha scritto che la Costituzione non protegge il discorso utilizzato “come strumento di un crimine”.

Le Accuse a Trump

Trump è accusato di cospirazione per frodare gli Stati Uniti, cospirazione per ostacolare un procedimento ufficiale, ostruzione e tentativo di ostruzione di un procedimento ufficiale e cospirazione contro i diritti.

In precedenza, venerdì, una corte d’appello federale aveva stabilito che Trump non è immune da cause civili derivanti dagli eventi del 6 gennaio 2021.

Le reazioni alla sentenza

In seguito alla sentenza, il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung, ha rilasciato la seguente dichiarazione a Fox News Digital: “I Democratici radicali, sotto la direzione del Corrotto Joe Biden, continuano a cercare di distruggere i principi costituzionali fondamentali e stabilire precedenti pericolosi che potrebbero paralizzare le future amministrazioni presidenziali e il nostro paese nel suo insieme, nel loro disperato sforzo di interferire nelle elezioni presidenziali del 2024. I sinistri corrotti falliranno e il presidente Trump continuerà a combattere per l’America e gli americani, anche sfidando queste decisioni ingiuste nei tribunali superiori”, ha detto Cheung.

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