Iran e il Conflitto in Medio Oriente: La Visione di Teheran e il Ruolo di Hezbollah
2 Dic 2023 - Geopolitica
Nel contesto di un Medio Oriente segnato da tensioni e conflitti, la posizione dell’Iran emerge con chiarezza dalle parole dell’ambasciatore della Repubblica islamica dell’Iran a Roma, Mohammad Reza Sabouri. In un’intervista rilasciata all’Adnkronos, Sabouri ha delineato la visione di Teheran sul conflitto israelo-palestinese, enfatizzando il ruolo dell’Iran come mediatore e non come agitatore.
Secondo l’ambasciatore, l’Iran ha lavorato “fin dall’inizio” per ridurre le tensioni in Medio Oriente, con l’obiettivo di “fermare la macchina da guerra” israeliana e affermare i diritti della “nazione palestinese oppressa”. Questa dichiarazione arriva in un momento delicato, all’indomani della fine di una tregua e della ripresa dei combattimenti nella Striscia di Gaza, che hanno provocato numerose vittime palestinesi.
Sabouri ha sottolineato il sostegno dell’Iran a Hamas, definendolo un’organizzazione di liberazione nazionale legittima secondo il diritto internazionale. Ha respinto le accuse di Tel Aviv e Washington che vedono l’Iran dietro gli attacchi delle milizie Houthi contro Israele e dei gruppi armati sciiti in Iraq e Siria contro obiettivi statunitensi. L’ambasciatore ha attribuito il comportamento di questi gruppi di resistenza come una reazione naturale all’occupazione e ai crimini perpetrati nei territori palestinesi.
Un punto cruciale dell’intervista riguarda Hezbollah. Sabouri ha chiarito che, nonostante i rapporti stretti, Hezbollah non riceve ordini da Teheran. L’Iran considera Hezbollah un’organizzazione politica e militare nazionale in Libano, creata per difendere il territorio libanese. Questa affermazione è significativa, poiché spesso Hezbollah è stato visto come un braccio armato dell’Iran nella regione.
Sul fronte dei negoziati per la pace, l’ambasciatore ha evidenziato il ruolo dell’Iran nel favorire un cessate il fuoco e nel perseguire il rilascio degli ostaggi palestinesi. Ha sottolineato che la soluzione alla crisi passa attraverso un referendum tra tutti i palestinesi, sia quelli che vivono all’interno che all’esterno della Palestina, per istituire uno Stato palestinese indipendente.