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Sammy Gravano Sconvolto dalle Rivelazioni su Hunter Biden: “altre persone potrebbero ricevere 22 ergastoli per cose del genere”

3 Dic 2023 - Mondo

Sammy Gravano Sconvolto dalle Rivelazioni su Hunter Biden: “altre persone potrebbero ricevere 22 ergastoli per cose del genere”

Salvatore “Sammy the Bull” Gravano, ex sottocapo della famiglia criminale Gambino, ha espresso il suo stupore in seguito alle ultime rivelazioni riguardanti Hunter Biden, figlio dell’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Gravano, noto per il suo passato nel crimine organizzato e per essere diventato testimone del governo contro il boss John Gotti, ha condiviso le sue impressioni durante un’intervista nel programma “Jesse Watters Primetime” su FOX News.

Le accuse a Hunter Biden emergono da un rapporto di un investigatore bancario incaricato di rilevare il riciclaggio di denaro. Quest’ultimo ha segnalato attività “insolite” relative a diversi trasferimenti di somme ingenti sui conti di Hunter Biden. Un manager dell’Atto di Segretezza Bancaria di un’istituzione ha affermato che i pagamenti non sembravano corrispondere a “servizi resi” da Owasco P.C., un’entità controllata dal figlio del presidente.

Jesse Watters, conduttore del programma, ha interpretato queste osservazioni come un possibile indizio di corruzione, suggerendo che tali attività potrebbero essere interpretate come “mazzette”. Ha inoltre aggiunto che l’investigatore bancario ha concluso il suo rapporto affermando che l’attività sul conto sembra “insolita e senza uno scopo commerciale attuale”, che potrebbe richiedere una rivalutazione del rapporto della banca con il cliente.

Gravano ha commentato queste rivelazioni definendole “incredibili” e “sconcertanti”, esprimendo incredulità sul fatto che il paese stia assistendo a queste situazioni senza intraprendere azioni concrete. Ha sottolineato che altre persone potrebbero ricevere “22 ergastoli per cose del genere”.

L’ex mafioso ha anche parlato dell’importanza di parlare apertamente e onestamente su questi argomenti, sottolineando che ci sono sicuramente persone oneste all’interno della burocrazia che vorrebbero parlare contro la corruzione ma non possono.

Inoltre, Gravano ha espresso il suo disappunto per la situazione attuale degli Stati Uniti, in particolare per le politiche di apertura delle frontiere e per come il governo stia gestendo la situazione. Ha enfatizzato che, nonostante il potere di alcune figure politiche, il vero potere risiede nelle mani del popolo. Se il popolo non parla o non agisce, diventa complice di queste situazioni.

Infine, Gravano ha fatto un paragone tra il governo federale attuale e il suo passato nella mafia, affermando che, in confronto, la mafia sembrava “coro di angeli”. Ha ricordato che una regola non scritta del mondo criminale era sempre quella di proteggere il pubblico, sostenendo che New York era spesso più sicura quando la mafia controllava le strade.

Queste dichiarazioni di Gravano aggiungono un ulteriore livello di complessità e controversia alle già intricate accuse che circondano Hunter Biden e le sue attività finanziarie.

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