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Bernie Sanders si Oppone Fermamente agli Aiuti Militari a Israele

7 Dic 2023 - USA

Bernie Sanders si Oppone Fermamente agli Aiuti Militari a Israele

Il Senato degli Stati Uniti ha bloccato un disegno di legge che avrebbe fornito un sostanzioso pacchetto di aiuti a Israele. La votazione, avvenuta il 6 dicembre 2023, ha visto il disegno di legge, che prevedeva 110,5 miliardi di dollari in finanziamenti di emergenza, non raggiungere i 60 voti necessari per procedere. Il risultato è stato di 49 voti a favore e 51 contro, con tutti i senatori repubblicani e il senatore indipendente Bernie Sanders che hanno votato “no”.

La posizione di Sanders è stata particolarmente significativa in questo contesto. Notoriamente critico nei confronti del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Sanders ha espresso riserve sull’inclusione di un cospicuo aiuto militare per Israele nel disegno di legge. “Non credo che dovremmo stanziare oltre 10 miliardi di dollari per il governo estremista di destra di Netanyahu per continuare il suo attuale approccio militare”, ha dichiarato Sanders, riferendosi alla campagna in corso nella Striscia di Gaza che ha causato la morte di migliaia di civili.

Sanders ha condannato le azioni del governo israeliano, definendole “immorali” e “in violazione del diritto internazionale”, e ha richiesto che gli Stati Uniti non siano complici di tali azioni.

L’opposizione repubblicana al disegno di legge è stata motivata dalla loro insistenza nell’includere disposizioni per rafforzare la sicurezza al confine tra gli Stati Uniti e il Messico, ritenendo che la legislazione mancasse di misure sufficienti per affrontare quella che percepiscono come una crisi al confine.

Il leader della maggioranza al Senato, il democratico Chuck Schumer, ha espresso delusione per il mancato passaggio del disegno di legge, sottolineando le potenziali conseguenze durature per la democrazia occidentale e ribadendo il suo impegno a ripresentare il disegno di legge per un’altra votazione.

Il disegno di legge bloccato includeva anche finanziamenti aggiuntivi per l’Ucraina, le nazioni dell’Indo-Pacifico, aiuti umanitari a Gaza e misure contro il traffico di fentanyl. Il futuro di questi elementi rimane incerto.

Il voto ha generato un ampio dibattito. I sostenitori del disegno di legge sostengono l’importanza di fornire assistenza a Israele, all’Ucraina e ad altri alleati, oltre a sottolineare la necessità di affrontare la crisi umanitaria a Gaza. I critici, invece, evidenziano la mancanza di meccanismi di supervisione adeguati e le preoccupazioni per un’escalation delle tensioni in Medio Oriente.

Il governo israeliano non ha ancora commentato ufficialmente, mentre l’Autorità Palestinese e i gruppi per i diritti umani sperano che il voto rappresenti un cambiamento nella politica USA verso il conflitto israelo-palestinese.

Le implicazioni di questo voto sono ancora da valutare. La questione degli aiuti statunitensi a Israele rimane un tema divisivo, con opinioni forti da entrambe le parti. L’amministrazione Biden e il Congresso dovranno navigare in questo complesso panorama politico per affrontare le varie preoccupazioni e garantire la sicurezza e la stabilità di tutte le parti coinvolte.

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