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Vandalismo Inaccettabile a Venezia: Condanna Unanime per l’Imbrattamento della Storica Basilica di San Marco

7 Dic 2023 - Italia

Vandalismo Inaccettabile a Venezia: Condanna Unanime per l’Imbrattamento della Storica Basilica di San Marco

Un atto di vandalismo ha scosso il cuore di Venezia, provocando una reazione di forte condanna da parte delle autorità e dei cittadini. La storica Basilica di San Marco è stata il bersaglio di una protesta discutibile, durante la quale una sostanza fangosa di colore marrone è stata gettata sulle sue mura esterne. Questo gesto ha richiesto un immediato intervento di pulizia da parte degli operatori della ditta Lares, sotto la supervisione dell’architetto Mario Piana, il Proto di San Marco.

L’azione vandalica

La scelta dei manifestanti di utilizzare un simbolo così significativo e venerato per la loro protesta è stata universalmente condannata. Un giovane veneziano, testimone dell’evento, ha espresso la sua preoccupazione per il potenziale danno al monumento, criticando aspramente il metodo di protesta: “Spero sia fango e venga via, senza compromettere definitivamente il monumento”.

La reazione dei veneziani

Claudio Vernier, presidente dei commercianti di Piazza San Marco, ha espresso una forte disapprovazione per l’uso improprio della piazza, un luogo che richiede protezione e rispetto costante. Ha sottolineato come questo episodio rappresenti un abuso della visibilità offerta dalla piazza, un luogo che dovrebbe essere salvaguardato da tali manifestazioni.

Gesto vile per il ministro Sangiuliano

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha definito l’azione un gesto vile e inqualificabile, un attacco diretto a uno dei simboli più preziosi del patrimonio culturale nazionale. La sua condanna è stata accompagnata da quella del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha sottolineato l’importanza di condurre proteste in modo rispettoso, evidenziando le contraddizioni ambientali causate dall’atto di vandalismo.

Dura reazione del sindaco Brugnaro

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha definito l’incidente gravissimo e vergognoso, ribadendo che il dissenso deve essere espresso nel rispetto della legge e del patrimonio culturale e religioso. Ha inoltre enfatizzato l’impegno della città nella difesa dell’ambiente attraverso azioni concrete, rifiutando categoricamente il vandalismo come metodo di protesta.

Questo episodio ha sollevato un dibattito critico sulla natura delle proteste e sul rispetto dovuto ai simboli culturali e storici. La comunità veneziana e le autorità hanno espresso una condanna unanime, sottolineando la necessità di proteggere il patrimonio culturale e di esprimere il dissenso in modi costruttivi e rispettosi.

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