Giorgia Meloni a Confesercenti: Rilancio dell’Italia Attraverso Fiducia e Collaborazione
7 Dic 2023 - Italia
In un videomessaggio rivolto all’Assemblea Annuale 2023 di Confesercenti, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha delineato una visione di rinascita e rinnovamento per l’Italia, basata su valori di fiducia e collaborazione. Meloni ha sottolineato l’importanza di riscoprire un senso di comunità e di orgoglio nazionale, elementi che, secondo lei, sono fondamentali per il progresso del paese.
“È dalla fiducia reciproca, dalla capacità di riscoprirsi parte di una comunità, di pensare ciò che si fa ogni giorno come parte di un progetto più grande, come parte di un progetto più alto”, ha affermato Meloni, evidenziando come questi principi siano stati in passato la forza motrice dell’Italia e debbano essere recuperati per affrontare le sfide attuali.
La presidente ha poi espresso la sua convinzione che, nonostante il governo possa adottare le normative più efficaci e giuste, il successo di queste dipenderà dalla capacità degli italiani di riscoprire l’orgoglio di sé e la consapevolezza delle proprie capacità. Questo sentimento di autostima nazionale è visto come un pilastro fondamentale per il progresso e la stabilità del paese.
Nel suo discorso, Meloni ha anche ringraziato Confesercenti per il loro lavoro e per l’interlocuzione garantita al governo su temi cruciali, sottolineando l’importanza del loro contributo nella sfida che l’Italia sta affrontando.
Un altro punto chiave del suo intervento è stato la rinegoziazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Meloni ha descritto come, nonostante le critiche iniziali e i timori di perdere fondi, la decisione di rinegoziare il Pnrr si sia rivelata fruttuosa, portando a risultati significativi. Ha evidenziato che, presentando seriamente le priorità politiche, è possibile trovare ascolto e comprensione.
In risposta alle preoccupazioni espresse da Confindustria riguardo alla mancanza di attenzione alle imprese nella manovra governativa, Meloni ha chiarito che ciò era dovuto al lavoro di revisione del Pnrr, che avrebbe generato 12 miliardi di euro per le aziende.