Ripresa dei Negoziati tra Israele e Arabia Saudita: Verso un Nuovo Equilibrio Geopolitico nel Medio Oriente
11 Dic 2023 - Mondo
In un gesto simbolico e potente, le foto degli ostaggi detenuti da Hamas sono state appese sui muri dell’assemblea della Knesset a Gerusalemme. Questa azione riflette non solo la situazione critica in Israele, ma anche le complesse dinamiche geopolitiche della regione.
Il Messaggio alla Knesset
Le immagini degli ostaggi, che sembrano fissare i deputati, trasmettono un messaggio inequivocabile: è imperativo riportarli a casa. Questo richiamo ha reso l’atmosfera alla Knesset particolarmente tesa, un sentimento che si estende anche al ministero degli Esteri e ad altre istituzioni politiche di Gerusalemme.
La Guerra Esistenziale di Israele
Le dichiarazioni fatte all’interno della Knesset e del ministero degli Esteri sottolineano la gravità della situazione. Frasi come “una guerra esistenziale” e “nulla sarà come prima” evidenziano la percezione di un cambiamento radicale nella storia e nella politica israeliana, specialmente dopo gli eventi del 7 settembre. C’è una determinazione a rispondere con forza, ma anche la consapevolezza della necessità di trovare soluzioni strategiche a lungo termine.
Il Dialogo con l’Arabia Saudita e l’Accordo di Abramo
Nonostante la guerra a Gaza abbia rallentato i progressi, Israele è determinato a riprendere i negoziati con l’Arabia Saudita. Gli accordi di Abramo, che promettono di cambiare gli equilibri geopolitici del Medio Oriente, sono ancora un obiettivo chiave. Micki Biton, esprimendo frustrazione per l’interruzione causata da Hamas, ribadisce l’impegno di Israele a portare a termine questi accordi.
Il Ruolo di Trump negli Accordi di Abramo
Gli accordi di Abramo sono una delle eredità lasciate dalla presidenza di Donald Trump che ha giocato un ruolo cruciale nel facilitarli. Questi accordi, che avevano visto la normalizzazione delle relazioni tra Israele e diversi stati arabi, ed erano stati visti come un passo significativo verso la pace e la stabilità nel Medio Oriente. La diplomazia attiva dell’amministrazione Trump aveva contribuito a superare decenni di ostilità, aprendo nuove vie per la cooperazione economica e politica. Tutto sembra ora in difficoltà con Biden e la sua amministrazione.
La Preoccupazione per l’Iran e l’Europa
Il pensiero dominante tra i leader israeliani riguarda la minaccia rappresentata dall’Iran, che è accusato di armare e finanziare Hamas. L’ambasciatore Daniel Meron ha espresso preoccupazioni sulle intenzioni dell’Iran nei confronti dell’Europa, suggerendo che il conflitto potrebbe avere ripercussioni ben oltre il Medio Oriente.
La Critica alla Turchia e le Domande sulla Guerra
La deputata Shelly Tal Meron ha espresso forte disappunto nei confronti della Turchia, sollevando anche interrogativi sul perché Israele sia spesso criticato per le morti civili in guerra, a differenza di altri paesi coinvolti in conflitti simili.
Hezbollah e l’Unifil
Peter Lerner, portavoce dell’IDF, ha sottolineato la minaccia rappresentata da Hezbollah e ha criticato l’inefficacia del mandato dell’Unifil, l’organizzazione delle Nazioni Unite in Libano, nel gestire la situazione.
La Richiesta di Supporto Internazionale
C’è una richiesta chiara da parte di Israele per un supporto politico più forte dalla comunità internazionale. Sebbene Israele sia determinato a difendersi, c’è un bisogno percepito di un appoggio politico più deciso.