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Tragedia in Iran: Esplosioni a Kerman Mietono Vite nel Giorno della Memoria di Soleimani

3 Gen 2024 - Mondo

Tragedia in Iran: Esplosioni a Kerman Mietono Vite nel Giorno della Memoria di Soleimani

Nel giorno in cui l’Iran commemorava il quarto anniversario dell’uccisione del generale Qassem Soleimani, una serie di devastanti esplosioni ha scosso la città di Kerman, lasciando un tragico bilancio di almeno 103 morti e 141 feriti. Secondo quanto riportato da fonti iraniane a Sky News Arabia, queste esplosioni potrebbero non essere state un incidente, ma un deliberato atto terroristico.

Le esplosioni, avvenute il 3 gennaio, sono state causate da due bombe attivate a distanza, secondo quanto riferito dai servizi d’emergenza iraniani e da media locali. Le agenzie di notizie, tra cui Tasnim, hanno riferito che gli ordigni erano nascosti in borse e sono stati attivati da remoto.

Una delle esplosioni ha avuto luogo nei pressi della moschea Sahib al-Zaman, un sito di grande importanza religiosa e storica. L’attacco ha colpito numerosi cittadini che stavano partecipando alle commemorazioni di Soleimani, generale iraniano ucciso in un raid americano esattamente quattro anni fa.

In risposta a questi tragici eventi, il ministro dell’Interno di Teheran, Ahmed Vahidi, ha promesso una reazione “potente e schiacciante” contro i responsabili di questo presunto “atto terroristico”. In una dichiarazione trasmessa in diretta televisiva, Vahidi ha sottolineato che la situazione a Kerman è attualmente sotto controllo, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.

La prima esplosione è stata registrata intorno alle 15:00 ora locale (12:30 in Italia), ma è stata la seconda, avvenuta solo 20 minuti dopo, a causare il maggior numero di vittime. Quest’ultima, infatti, ha colpito i soccorritori che si erano prontamente recati sul luogo della prima esplosione, aumentando drammaticamente il bilancio delle vittime.

Questo tragico evento ha riacceso le tensioni nella regione, mettendo in evidenza le profonde cicatrici lasciate dall’uccisione di Soleimani e la fragilità della sicurezza in alcune aree del Medio Oriente. Mentre l’Iran piange le sue vittime, il mondo osserva con apprensione, sperando che questo non sia l’inizio di un nuovo ciclo di violenza nella regione.

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