Il Dipinto della Discordia: Sgarbi Indagato e il Colpo di Scena della Perquisizione
12 Gen 2024 - Italia
Nelle ultime ore, il noto critico d’arte e Sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, si è trovato al centro di un caso che ha scosso il mondo dell’arte italiana. Il dipinto del ‘600, attribuito al pittore Rutilio Manetti, precedentemente rubato in un castello piemontese nel 2013 e riapparso nel 2021, è stato sequestrato durante una perquisizione effettuata dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio.
L’indagine, in corso a Macerata, vede Sgarbi indagato per presunto riciclaggio legato al dipinto. Il critico d’arte, da sempre strenuo difensore della sua estraneità alle accuse, ha subito la perquisizione nelle sue residenze di San Severino Marche, Roma e Ro Ferrarese. È proprio in quest’ultima località che il dipinto è stato individuato nei magazzini, insieme a una copia in 3D eseguita da un laboratorio di Correggio (Reggio Emilia).
La Fondazione “Cavallini-Sgarbi”, responsabile dei magazzini a Ro Ferrarese, si trova ora sotto il riflettore, dato che è stata nella sua disponibilità che il dipinto è stato scoperto. Oltre al quadro, sono stati sequestrati dispositivi telematici, informatici e documenti pertinenti all’indagine in corso.
Nonostante la tensione che circonda l’intera vicenda, Vittorio Sgarbi ha consegnato spontaneamente il dipinto alle autorità. Il sequestro è stato dichiarato necessario per eseguire ulteriori accertamenti sul quadro, il cui esito si attende nei prossimi giorni. Il critico d’arte si è nuovamente difeso, affermando che una perizia avrebbe risolto la questione da tempo.
Il dipinto della discordia, con la sua storia di furto, riapparizione e ora sequestro, continua a tenere il pubblico con il fiato sospeso. La perquisizione effettuata dai Carabinieri rappresenta un colpo di scena inaspettato, gettando ulteriore luce su una vicenda già avvolta in un alone di mistero e polemiche. La comunità artistica e il pubblico attendono ansiosi gli sviluppi futuri di questo intricato caso, che potrebbe rivelare dettagli sorprendenti sull’autenticità e la provenienza del dipinto.