Violenti Scontri in Iraq del Nord: Nove Militari Turchi Uccisi dal Pkk
13 Gen 2024 - Mondo
Nove militari turchi hanno perso la vita in un violento scontro a fuoco nell’Iraq del nord con i miliziani separatisti curdi del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk). Quattro militari sono deceduti a seguito delle ferite riportate, mentre altri quattro versano in condizioni critiche. Questo tragico evento segue un recente agguato che ha visto la morte di altri 12 militari turchi in due distinti attacchi.
Risposta Turca all’Agguato
In risposta all’agguato, il ministero della Difesa turco ha annunciato che 45 “terroristi” sono stati neutralizzati, di cui 36 in territorio iracheno e 9 nel nord della Siria. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha convocato una riunione d’urgenza del Consiglio di Sicurezza nazionale, promettendo vendetta e dichiarando l’intenzione di “cancellare l’esistenza di Terroristan”.
Strategia Militare Turca e Basi in Nord Iraq
Negli ultimi anni, sotto la guida di Erdogan, la Turchia ha ottenuto diverse vittorie contro il Pkk. Ankara ha modificato la sua strategia militare, impiegando non più militari di leva ma corpi scelti. Questo cambiamento ha permesso al governo turco di stabilire diverse basi militari nel nord dell’Iraq. Queste basi, di cui si sa poco, sono spesso al centro dell’attenzione quando avvengono attacchi che provocano perdite tra i soldati turchi.
Complessità Geopolitica nella Regione
Le basi turche si trovano nelle montuose province al confine con la Turchia, un’area amministrativamente sotto il governo del Kurdistan Iracheno. Quest’ultimo, autonomo ma non indipendente da Baghdad, è dominato dal clan curdo Barzani. Erdogan mantiene ottimi rapporti con i Barzani, che sono da sempre in conflitto con il Pkk e non riconoscono il governo del Kurdistan iracheno.
La Lunga Guerra tra Turchia e Pkk
La guerra tra la Turchia e il Pkk è iniziata nel 1984 e si stima abbia causato circa 50 mila vittime. Il Pkk, un movimento separatista curdo, è considerato un’organizzazione terroristica sia dagli Stati Uniti che dall’Unione Europea. Questo conflitto lungo e sanguinoso continua a essere una delle principali sfide di sicurezza e politica estera per la Turchia, con ripercussioni significative per la stabilità regionale.