Centesimo Giorno di Guerra: Israele Commemora e Riafferma la Determinazione contro Hamas
14 Gen 2024 - Mondo
Israele oggi ricorda un giorno cupo nella sua storia recente: il centesimo giorno di guerra con Hamas. Questo anniversario riporta alla memoria l’assalto iniziale di Hamas nel Sud del Paese, un evento che ha segnato profondamente la nazione.
Commemorazioni a Tel Aviv e la Richiesta di Liberazione degli Ostaggi
Ieri sera, a Tel Aviv, migliaia di persone si sono radunate per commemorare gli eventi del 7 ottobre. Questa ‘ventiquattr’ore’ di cerimonie ha messo in evidenza il desiderio collettivo di ricordare e riflettere. In cima ai pensieri di tutti c’era la richiesta di liberazione dei circa 130 ostaggi ancora detenuti a Gaza da Hamas. La Piazza degli Ostaggi ha visto la presenza di 120mila persone, un chiaro segnale dell’importanza di questo evento per la comunità.
Solidarietà Nazionale: Sciopero e Sospensione delle Lezioni
Questa mattina, alle 11, è iniziato uno sciopero di 100 minuti, un gesto simbolico di solidarietà verso i rapiti. A questo sciopero hanno aderito 150 aziende, e anche le lezioni universitarie sono state sospese, dimostrando un forte senso di unità nazionale di fronte a questa crisi.
La Risposta Militare di Israele
L’esercito israeliano, nel frattempo, ha annunciato di aver ucciso quattro “terroristi” che si erano infiltrati nel territorio israeliano. Non è stato specificato se questi individui fossero membri di Hezbollah o delle milizie palestinesi nel Sud del Libano. Questo incidente segna la prima infiltrazione alla frontiera settentrionale israeliana in tre mesi di guerra.
Le Dichiarazioni del Primo Ministro Netanyahu
In una conferenza stampa tenutasi in coincidenza con questo triste anniversario, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito la determinazione di Tel Aviv nel continuare la guerra. L’obiettivo dichiarato è l’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi e la garanzia che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele. Netanyahu ha sottolineato la fermezza di Israele nel ripristinare la sicurezza, nonostante le pressioni internazionali.