Emergenza in Israele: Consultazioni Sanitarie sulle Donne Ostaggio a Gaza, Possibili Gravidanze da Violenza
15 Gen 2024 - Mondo
In Israele, fra i responsabili della sanità, sono in corso consultazioni riguardanti uno scenario preoccupante: la possibilità che donne israeliane tenute in ostaggio da Hamas a Gaza siano state vittime di violenze sessuali e possano essere incinte al loro ritorno. Questa situazione, descritta come “orrenda”, è al centro di discussioni ancora preliminari e discrete.
Preoccupazioni per le Donne Ostaggio
Secondo quanto riportato da Maariv, non ci sono dati concreti sul numero di donne che potrebbero essere state violentate. Tuttavia, ci sono informazioni allarmanti su episodi di stupro avvenuti già il 7 ottobre, con ulteriori segnalazioni di possibili violenze sessuali subite da altre donne ancora detenute.
Condizioni Igieniche e Rischi per la Salute
Le condizioni igieniche precarie nelle detenzioni aumentano le preoccupazioni per la salute delle donne ostaggio. C’è il timore che possano svilupparsi infezioni pericolose, oltre al grave impatto psicologico di una gravidanza risultante da uno stupro in tali circostanze. La professoressa Tal Biran, del centro medico Meir di Kfa Saba (Tel Aviv), ha espresso la difficoltà di comprendere la situazione di una donna che si trovi in queste condizioni.
Discussioni tra Esperti Medici
La questione è oggetto di discussione e approfondimento da parte di equipe di ginecologi e psicologi. In Israele, gli aborti sono autorizzati fino alla 24esima settimana di gravidanza, con procedure diverse per periodi successivi. È probabile che una donna che desideri interrompere una gravidanza dopo la prigionia a Gaza sarebbe autorizzata a farlo, a meno di gravi problemi di salute.
Urgenza di Intervento
Il professore Haggai Levin, responsabile della medicina pubblica in Israele, ha sottolineato l’urgenza della situazione. Gravidanze in tali condizioni possono subire complicazioni a causa dello stress, della mancanza di igiene e di assistenza medica adeguata. Levin ha enfatizzato la necessità di riportare in Israele con la massima urgenza qualsiasi donna incinta a seguito di violenza.