Assalto a Capitol Hill, La Corte d’Appello di Washington Nega l’Immunità a Trump
6 Feb 2024 - USA
La corte d’appello federale di Washington ha stabilito che l’ex presidente Donald Trump non gode di immunità nel processo che lo vede imputato per i suoi tentativi di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020, culminati nell’assalto al Capitol. Questa decisione rappresenta un momento cruciale nel procedimento guidato dal procuratore speciale Jack Smith, sottolineando che Trump sarà soggetto a tutti i mezzi di difesa disponibili a qualsiasi altro imputato in un processo penale.
Trump Senza Scudi: La Fine dell’Immunità Presidenziale
La sentenza della corte evidenzia un punto di svolta nell’interpretazione dell’immunità presidenziale, affermando che le protezioni di cui godeva Trump durante il suo mandato non si estendono alle azioni intraprese per sovvertire il processo elettorale. Questo principio rafforza la posizione del procuratore speciale Smith, che ora può procedere con il processo senza dover affrontare l’ostacolo dell’immunità presidenziale.
La Battaglia Legale di Trump: Verso la Corte Suprema
È molto probabile che Donald Trump cerchi di portare il caso davanti alla Corte Suprema, non solo per cercare un ribaltamento della decisione ma anche per tentare di ritardare l’inizio del processo. Questa mossa strategica mira a posticipare ulteriormente il dibattimento, già rimandato da una data inizialmente prevista per il 4 marzo.
Il Ricorso alla Corte Suprema e l’Eleggibilità di Trump
Parallelamente, la Corte Suprema è chiamata a esaminare un altro aspetto legale cruciale che riguarda l’ex presidente: il suo ricorso contro l’esclusione dalla candidatura in Colorado, basata sul 14° emendamento. Questo emendamento proibisce a chi ha partecipato a insurrezioni o rivolte contro la Costituzione di ricoprire cariche pubbliche. La decisione della Corte Suprema su questo punto non solo determinerà l’eleggibilità di Trump ma stabilirà anche un precedente per altre cause pendenti in vari Stati.