Aumento della diffusione della propaganda islamista radicale online nei Balcani: un’analisi di Europol
21 Giu 2023 - Geopolitica
Introduzione
Lo studio Europol “European Union Terrorism Situation and Trend report 2023” ha rivelato che nel 2022 è stato registrato un aumento della diffusione e del consumo di propaganda islamista radicale online in alcuni stati dei Balcani. Secondo il rapporto, piattaforme come Facebook, Instagram, Telegram, Twitter e Signal continuano ad essere i principali canali utilizzati per la diffusione di tale propaganda. Inoltre, il reclutamento avviene sia online sia in luoghi di culto informali, così come nelle carceri.
Panoramica della situazione nei Balcani occidentali
Il rapporto ha evidenziato che al momento non esistono gruppi terroristici o estremistici violenti di significativa importanza nei Balcani occidentali. Tuttavia, individui radicalizzati o piccoli gruppi locali con 10-20 membri sono attivi nella regione. Questi gruppi non seguono una struttura gerarchica, ma sono guidati da individui riconosciuti come “autorità” religiose dai membri del gruppo. Inoltre, mantengono collegamenti con gruppi simili in altri paesi europei, tra cui Austria, Germania e Lussemburgo, attraverso le comunicazioni online.
Le sfide per la sicurezza nella regione
Il ritorno dei combattenti stranieri dalla Siria e dall’Iraq verso i paesi dei Balcani occidentali rappresenta una delle principali sfide per la sicurezza nella regione. A causa del significativo numero di “foreign fighters” partiti in passato, la Bosnia-Erzegovina e il Kosovo sono particolarmente vulnerabili. Il rapporto ha inoltre evidenziato la minaccia rappresentata dai terroristi che si infiltrano nelle rotte migratorie dai paesi di conflitto attraverso i Balcani occidentali verso l’Unione Europea. Altri fattori di preoccupazione includono i terroristi detenuti rilasciati e la radicalizzazione all’interno delle carceri.
Prospettive future
Nonostante nel 2022 non siano stati registrati atti terroristici nei paesi della regione dei Balcani occidentali, il rapporto sottolinea che le complesse questioni identitarie e religiose, insieme alle condizioni socio-economiche e all’elevato tasso di disoccupazione, potrebbero continuare a fungere da fattori di radicalizzazione nella regione.
Conclusioni
Lo studio di Europol offre una panoramica dettagliata della situazione nella diffusione della propaganda islamista radicale online nei Balcani occidentali. Mentre non sono ancora emerse organizzazioni terroristiche di rilevanza significativa, la presenza di individui radicalizzati e piccoli gruppi richiede attenzione costante. È essenziale che gli stati della regione collaborino a livello nazionale e internazionale per contrastare la minaccia del terrorismo, rafforzando la sicurezza e promuovendo la prevenzione della radicalizzazione. La condivisione di informazioni tra gli stati membri dell’UE, come evidenziato nel rapporto di Europol, svolge un ruolo fondamentale nella lotta contro il terrorismo e nella protezione della stabilità e della sicurezza nella regione dei Balcani occidentali.