Operazione a Khan Yunis: Arresti e Sequestri
17 Feb 2024 - Geopolitica
Le forze israeliane hanno condotto un’operazione significativa a Khan Yunis, nel cuore della Striscia di Gaza, catturando “100 sospetti terroristi” all’interno dell’ospedale Nasser. Questa azione, segnalata dal servizio di notizie israeliano Ynet, segna un momento critico nella regione. Oltre agli arresti, l’esercito ha effettuato raid precisi su obiettivi chiave, scoprendo e confiscando un arsenale di armi. Tra il materiale bellico rivenuto figurano granate, dispositivi esplosivi improvvisati e fucili Ak-47, sottolineando la portata della minaccia affrontata.
Rivendicazione Houthi: Missili sul Mar Rosso
Contemporaneamente, si registra una tensione crescente nel Mar Rosso. Gli Houthi dello Yemen hanno assunto la responsabilità di un attacco missilistico contro la petroliera britannica Pollux. Yahya Sare’e, portavoce del gruppo, ha descritto l’attacco come una risposta calibrata e mirata, un segnale della loro determinazione a difendere lo Yemen. L’annuncio evidenzia una solidarietà esplicita con il popolo palestinese, suggerendo una potenziale escalation nel conflitto.
Assistenza Militare USA a Israele
Nel frattempo, dagli Stati Uniti emergono piani per rafforzare il supporto militare a Israele. Il Wall Street Journal rivela che l’Amministrazione Biden sta valutando l’invio di un consistente arsenale, comprensivo di bombe e kit per munizioni guidate. Nonostante gli appelli al cessate il fuoco, questa mossa indica un sostegno tangibile a Israele, con implicazioni profonde per la dinamica del conflitto a Gaza.
Questi sviluppi segnano un periodo di intensa attività militare e di strategie geopolitiche complesse. Dall’operazione a Khan Yunis all’attacco nel Mar Rosso, fino al supporto statunitense a Israele, il panorama è in rapida evoluzione. Le ramificazioni di queste azioni continueranno a influenzare il delicato equilibrio di potere nella regione, con la comunità internazionale che osserva con preoccupazione l’escalation del conflitto.