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Julian Assange, il Navalny occidentale

18 Feb 2024 - Approfondimenti Politici

Julian Assange, il Navalny occidentale

In questi giorni i leader politici del mondo occidentale stanno ostentando dolore e compassione per quanto successo a Navalny.

La Dicotomia Etica tra Occidente e Regimi Autoritari

Certo, è facile empatizzare con chi paga con la vita per le proprie idee, vittima del regime putiniano che soffoca così ogni forma di dissenso. Da qui poi è un attimo portare avanti la contrapposizione etica tra il mondo democratico dove ogni opinione è accettata e il resto del pianeta dove invece i governanti sopprimono ogni voce scomoda, per chiudere con l’immancabile assunto che noi siamo i buoni e gli altri i cattivi.

Libertà di Parola: Una Verità Assoluta?

Ma è davvero così? O meglio, in Occidente esiste una totale libertà di parola o in questa ostentazione democratica esistono dei temi tabù, che siamo abituati ad evitare? Una sorta di censura autoimposta?
E in questo caso: qualcuno ha provato a infrangere questa censura autoimposta? E se sì, come ha reagito il mondo democratico?

Assange: Un Eroe della Verità o Un Nemico dello Stato?

Sarebbe interessante chiederlo a Julian Assange, che da 14 anni si trova coinvolto in una persecuzione legale per aver reso pubblici files in cui si rivela il modo di agire di USA e democrazie occidentali, secondo standard spesso non molto lontani dai regimi autocratici e commettendo dei veri e propri crimini di guerra.

Ricordiamo anche che le condizioni in cui si è svolto il processo ad Assange sono stati considerati dall’Istituto per i diritti umani dell’IBA incompatibili con quanto previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura.

Siamo sempre sicuri che quando si parla di politica ci siano paesi “buoni”?

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