Milano e Lombardia: Misure Speciali e Class Action in Risposta all’Allarme Inquinamento
20 Feb 2024 - Italia
Milano e altre otto province lombarde si trovano ad affrontare misure speciali a partire dal 21 febbraio 2024, in risposta all’allarme inquinamento scaturito dal superamento dei livelli di PM10 per quattro giorni consecutivi. Queste misure, che includono severi limiti al traffico e regolamentazioni sul riscaldamento, mirano a contrastare l’alta concentrazione di inquinanti, nonostante le contestazioni del sindaco di Milano, Beppe Sala, riguardo alla posizione della città nelle classifiche globali di inquinamento.
Le misure in vigore da oggi
Per combattere l’elevato livello di smog, la regione Lombardia ha introdotto restrizioni significative, soprattutto per quanto riguarda il traffico privato. Nei comuni con più di 30.000 abitanti delle nove province interessate, la circolazione dei veicoli più inquinanti è limitata quotidianamente dalle 7.30 alle 19.30. Queste restrizioni si estendono anche ai veicoli commerciali diesel Euro 4, nonché ai veicoli Euro 0 e 1 alimentati a GPL o metano. Inoltre, sono imposte regole stringenti per il riscaldamento domestico e commerciale e per le pratiche agricole, al fine di ridurre ulteriormente le emissioni nocive.
Cosa dice l’agenzia per l’ambiente
Nonostante le misure adottate, il dibattito sull’inquinamento a Milano rimane acceso, specialmente dopo la pubblicazione di un report che colloca la città tra le più inquinate al mondo. Guido Lanzani di Arpa Lombardia critica la metodologia di tale report, sottolineando l’inadeguatezza e la variabilità delle misurazioni che contribuiscono a un quadro poco chiaro della situazione reale. L’agenzia, insieme ad altre autorità italiane e internazionali, si affida a strumenti di monitoraggio dell’aria di alta precisione, mettendo in discussione la validità di classifiche basate su dati meno affidabili.
C’è chi prepara la class action
La preoccupazione per l’inquinamento non si limita alle autorità pubbliche; oltre cinquantamila cittadini milanesi hanno espresso interesse per una class action, guidata dall’avvocato Bruno Borin di Consulcesi. Questa azione legale si basa sulle sentenze della Corte di Giustizia Europea che hanno condannato l’Italia per il superamento dei limiti di PM10 e biossido di azoto. L’obiettivo è ottenere un cambiamento concreto nelle politiche ambientali, oltre a possibili risarcimenti per i danni alla salute pubblica causati dall’inquinamento.