Salvini in Difesa della Lega: Contestazioni e Politica Estera al Centro del Dibattito sul Caso Navalny
20 Feb 2024 - Europa
Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha affrontato le critiche seguite alla partecipazione della Lega alla fiaccolata in memoria di Alexei Navalny, sottolineando la difficoltà di giudicare eventi lontani e ribadendo la necessità di lasciare ai medici e ai giudici il compito di fare chiarezza. Le parole di Salvini arrivano in un contesto di tensione politica, dove la Lega è spesso al centro di contestazioni da parte della sinistra su vari dossier, dalla Tav al Ponte sullo Stretto, alla riforma del fisco e della giustizia.
La Reazione dell’Unione Europea
Peter Stano, portavoce della Commissione UE, ha risposto alle dichiarazioni di Salvini evidenziando che la posizione dell’UE sulla politica estera, inclusa la questione della morte di Navalny, riflette un consenso tra i 27 Stati membri, Italia compresa. Stano ha sottolineato che non sono necessarie indagini penali per stabilire le cause della morte di Navalny, ricordando le continue intimidazioni subite dall’oppositore russo.
Tajani: “Navalny è stato fatto morire”
Il vicepremier Antonio Tajani ha espresso dubbi sulla natura della morte di Navalny, suggerendo che, sebbene non sia chiaro se sia stato ucciso direttamente, le condizioni di detenzione potrebbero aver contribuito alla sua morte. Tajani ha ribadito la solidarietà del governo italiano alla vedova di Navalny e l’impegno dell’Italia a difendere la libertà e la democrazia, chiedendo la liberazione di tutti i detenuti politici in Russia.
La Posizione Ferma dell’UE
L’UE, attraverso le parole di Peter Stano, ha ribadito una posizione ferma sulla morte di Navalny, ricordando il precedente avvelenamento con il Novichok e l’assenza di indagini adeguate da parte della Russia. La responsabilità di questi atti è chiara agli occhi dell’Unione, che invita i membri del governo a riallinearsi alle decisioni condivise a livello europeo.