USA: Un Veto Ripetuto sulla Risoluzione per il Cessate il Fuoco a Gaza
21 Feb 2024 - Mondo
La Posizione degli Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno esercitato il loro diritto di veto contro una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU che chiedeva un immediato cessate il fuoco a Gaza, sottolineando la loro complessa strategia geopolitica. L’amministrazione USA ha avanzato una proposta alternativa, che prevede un “sostegno temporaneo” al cessate il fuoco, mirando a non compromettere i negoziati in corso con Egitto, Israele e Qatar. Questa mossa, descritta dalla Rappresentante Permanente per gli USA, Linda Thomas Greenfield, intende preservare le possibilità di una pace duratura, riflettendo una cautela nel prendere decisioni che possano influire negativamente sulle delicate trattative in atto.
Le Posizioni degli Altri Paesi
Contrastando con la posizione statunitense, la maggior parte dei membri del Consiglio di Sicurezza ha espresso sostegno alla risoluzione per il cessate il fuoco, con solo la Gran Bretagna che si è astenuta e gli USA che hanno votato contro. Questo evidenzia un divario tra gli USA e altri paesi membri riguardo alla gestione del conflitto, con la proposta americana, ancora in bozza, che sembra non incontrare le aspettative degli altri stati sul fronte dell’immediato bisogno di un cessate il fuoco.
La Volontà degli USA di Arrivare a un Cessate il Fuoco
L’approccio degli Stati Uniti al conflitto di Gaza solleva interrogativi sulla loro volontà di perseguire rapidamente un cessate il fuoco. Con un’enfasi sui negoziati, gli USA indicano una preferenza per una soluzione diplomatica che includa tutte le parti in causa, sottolineando l’importanza di una pace sostenibile e attenta alle relazioni regionali, piuttosto che una soluzione imposta che potrebbe non tenere nel lungo periodo.
Gli USA ostaggio di Israele?
La posizione degli Stati Uniti, che ripetutamente hanno bloccato le risoluzioni per un cessate il fuoco, riflette la complessità delle relazioni internazionali e la ricerca di un equilibrio tra la necessità di proteggere i civili e garantire sicurezza e stabilità regionale. Questa strategia evidenzia il delicato bilanciamento richiesto per mediare un accordo di pace duraturo, in un contesto dove la crisi umanitaria in Gaza pone pressioni aggiuntive su tutte le parti coinvolte per raggiungere una soluzione equa e sostenibile.