Alexei Navalny Ucciso con Metodo KGB: “Pugno al Cuore” nella Colonia Penale
21 Feb 2024 - Russia
La morte del dissidente russo Alexei Navalny ha scatenato un’ondata di sospetti e condanne a livello internazionale, con accuse di omicidio che evocano i metodi del KGB e sanzioni da parte del Regno Unito contro i responsabili della colonia penale dove era detenuto.
Accuse di Omicidio in “Stile KGB”
Secondo Vladimir Osechkin, attivista russo per i diritti umani e fondatore del sito anti-corruzione Gulagu.net, Alexei Navalny sarebbe stato ucciso mediante una tecnica utilizzata dal KGB, nota come “il pugno al cuore”. Osechkin, citato dal Times, sostiene che Navalny sia stato tenuto in isolamento a una temperatura di -27 gradi centigradi per due ore e mezza, con l’obiettivo di rallentare il suo battito cardiaco prima di essere fatalmente colpito.
La Risposta Russa e le Indagini sulla Morte
Le autorità russe non hanno ancora restituito il corpo di Navalny alla sua famiglia e hanno negato l’accesso alla salma alla madre del dissidente. La portavoce di Navalny, Kira Yarmysh, ha annunciato che sul corpo verranno eseguiti accertamenti che dureranno almeno altri 10 giorni. La moglie di Navalny, Yulya Navalnaya, ha invece dichiarato che il marito sarebbe stato avvelenato con il Novichok, un agente nervino letale.
Reazioni Internazionali e Sanzioni del Regno Unito
Il Regno Unito ha reagito imponendo sanzioni ai sei responsabili della colonia penale artica dove Navalny è stato dichiarato morto, congelando i loro beni e vietando loro l’ingresso nel paese. Questa mossa fa del Regno Unito il primo paese occidentale a imporre sanzioni in risposta alla morte di Navalny. Il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, ha sottolineato che le autorità russe hanno visto in Navalny una minaccia e hanno tentato ripetutamente di silenziarlo.