La Guerriglia degli Antagonisti per un Criminale contro le Forze dell’Ordine
1 Mar 2024 - Italia
L'assalto per un delinquente svela le ombre della solidarietà distorta e l'indifferenza della politica di sinistra
A Torino, un gruppo di antagonisti ha condotto un’aggressione con l’intento di liberare un cittadino marocchino di 31 anni, irregolare sul territorio italiano e con un pesante passato giudiziario alle spalle. Questa azione non solo rappresenta un chiaro sostegno all’illegalità ma evidenzia anche la pericolosità di certe frange estremiste che, sotto la maschera della lotta politica, non esitano a commettere atti di violenza vigliacca e da branco. Il marocchino, noto per le sue 13 condanne, di cui 9 passate in giudicato, inclusa una per violenza sessuale di gruppo, è stato fermato mentre imbrattava i muri di un sottopassaggio con scritte contro la polizia. La sua espulsione era stata decretata nel 2022, e gli ambienti investigativi lo collocano vicino a uno dei centri sociali di Torino.
Il Silenzio Assordante della Politica di Sinistra
Ciò che colpisce di questa vicenda è il silenzio quasi assoluto della politica di sinistra, che sembra chiudere gli occhi di fronte a queste manifestazioni di violenza e illegalità. Se i ruoli fossero stati invertiti, e i delinquenti avessero avuto simpatie di destra, probabilmente avremmo assistito a crociate mediatiche e politiche senza fine. Questa doppia morale non fa altro che alimentare un clima di impunità e di divisione, dove alcuni sono più uguali di altri di fronte alla legge e all’opinione pubblica.
Conseguenze dell’Aggressione: Feriti e Danneggiamenti
Durante l’assalto alla volante della polizia, che si è verificato in un contesto di tentata evasione orchestrata, tre poliziotti sono rimasti feriti, uno dei quali con una prognosi di 15 giorni. Altri danneggiamenti sono stati perpetrati ai danni di civili, con una vettura contenente due ragazze danneggiata dai manifestanti. Questo episodio sottolinea la pericolosità e l’irrazionalità di azioni che, lontane dal promuovere un dibattito costruttivo, alimentano solo violenza e paura.
La Necessità di una Riflessione Profonda
Questi eventi richiedono una riflessione profonda sulle dinamiche sociali e politiche attuali. La difesa dell’illegalità e la violenza come strumenti di lotta politica non possono e non devono trovare spazio in una società civile. È imperativo che tutte le forze politiche, indipendentemente dall’orientamento, condannino senza esitazioni atti di questa natura e lavorino insieme per promuovere la legalità, il rispetto reciproco e il dialogo costruttivo. Il silenzio e la complicità indiretta non fanno altro che avvelenare il dibattito pubblico e minare le basi della convivenza civile.