Corte Suprema USA: Trump Eleggibile nonostante Capitol Hill

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato l’eleggibilità di Donald Trump in Colorado, uno dei 15 Stati che vota nel Super Tuesday. I giudici hanno accolto il ricorso dell’ex presidente contro la decisione della Corte Suprema statale di bandirlo per il suo ruolo nell’assalto a Capitol Hill, basandosi sul 14° emendamento, che vieta le cariche pubbliche ai funzionari coinvolti in insurrezioni contro la costituzione. Questa sentenza stabilisce un precedente per tutti gli altri ricorsi pendenti negli altri Stati.

È importante evidenziare che la Corte Suprema è formata da una maggioranza di sei giudici conservatori contro tre progressisti. Nonostante questa composizione, la decisione sull’eleggibilità di Donald Trump in Colorado è stata presa all’unanimità. Secondo l’alta corte, gli Stati non hanno l’autorità di rimuovere un candidato presidenziale basandosi sulla “clausola di insurrezione” del 14° emendamento della Costituzione, competenza che spetta esclusivamente al Congresso.

Donald Trump ha accolto con entusiasmo la decisione della Corte Suprema, definendola “Una grande vittoria per l’America”. Questa esultanza riflette il significato politico e personale della sentenza per l’ex Presidente, che vede riaffermata la sua possibilità di partecipare attivamente alla vita politica americana nonostante le controversie.

La decisione della Corte Suprema ha implicazioni immediate per altri Stati come il Maine e l’Illinois, che avevano escluso Trump dal voto basandosi sul 14° emendamento. Questi dovranno ora adeguarsi alla sentenza. Inoltre, la Corte Suprema dovrà presto pronunciarsi su un altro tema delicato: l’immunità presidenziale invocata da Trump nel processo federale per i tentativi di sovvertire il voto del 2020, culminati nell’assalto a Capitol Hill.

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