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Biden Si Oppone ad Azioni Esecutive sul Confine per Fermare l’Immigrazione

12 Mar 2024 - USA

Nella complessa questione dell'immigrazione, il Presidente Joe Biden sceglie la via della pazienza e della diplomazia, affidandosi al Congresso per una soluzione legislativa al crescente numero di migranti.

Biden Si Oppone ad Azioni Esecutive sul Confine per Fermare l’Immigrazione

Il rifiuto di Biden all’azione esecutiva

Il Presidente Joe Biden ha manifestato la sua decisione di non procedere con azioni esecutive per risolvere la crisi migratoria che vede un numero record di migranti attraversare il confine meridionale degli Stati Uniti. Questa scelta si pone in netto contrasto con le precedenti indicazioni di una possibile svolta unilaterale, dopo il fallimento di soluzioni legislative. La posizione di Biden è stata chiarita durante un volo di ritorno dal New Hampshire, a bordo dell’Air Force One, dove, interpellato sull’ipotesi di misure di sicurezza unilaterali similari a quelle dell’ex Presidente Donald Trump, ha sottolineato la sua speranza in una soluzione legislativa, indicando un approccio fondato sulla fiducia nei processi democratici.

La considerazione di azioni esecutive

Nonostante la reticenza ad adottare un’azione esecutiva come prima soluzione, l’amministrazione Biden aveva precedentemente valutato questa possibilità come risposta alla crisi ai confini, soprattutto in seguito al fallimento di un disegno di legge bipartisan al Senato. Una fonte interna aveva rivelato a Fox News che il Presidente stava contemplando tale misura per regolare la richiesta di asilo da parte dei migranti, segnalando quindi un momento di riflessione critica sull’efficacia e sull’opportunità delle azioni unilaterali.

La revoca degli ordini di Trump e le accuse ai repubblicani

Biden, nei primi giorni della sua presidenza, ha annullato diverse direttive esecutive dell’era Trump, che miravano a rafforzare la sicurezza al confine meridionale. Queste mosse, accolte favorevolmente dagli attivisti per i diritti degli immigrati e da esponenti del partito democratico, hanno segnato una netta discontinuità con la politica del predecessore. Tuttavia, Biden ha puntato il dito contro i repubblicani per l’impasse legislativa sul tema dei confini, attribuendo al partito avversario una preferenza per gli interessi politici a discapito della sicurezza nazionale.

Le implicazioni di un’azione esecutiva

L’amministrazione Biden, attraverso il portavoce della Casa Bianca, Angelo Fernandez Hernandez, ha sottolineato i limiti dell’azione esecutiva in termini di capacità di attuare riforme politiche significative e di mobilizzare risorse aggiuntive, competenze esclusive del Congresso. La situazione attuale evidenzia la necessità di un’azione bipartisan, che rimane ostacolata dall’opposizione repubblicana, nonostante gli appelli all’unità e alla cooperazione per la sicurezza nazionale.

Il numero di migranti sotto l’amministrazione Biden

L’attuale crisi migratoria rappresenta una delle sfide più pressanti per l’amministrazione Biden, con quasi 7,3 milioni di migranti che hanno attraversato il confine sud-ovest dall’inizio del suo mandato. Questo dato mette in evidenza l’urgente necessità di trovare soluzioni efficaci e sostenibili per gestire i flussi migratori, nel rispetto dei diritti umani e della sicurezza nazionale.

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