Crepuscolo dell’Influenza di Macron in l’Africa e il Risveglio Russo
14 Mar 2024 - Geopolitica
Tra retorica anti-russa e realpolitik, la Francia di Macron affronta una storica perdita di terreno in Africa, mentre l'ombra dell'influenza russa si allarga sul continente
La frustrazione di Macron e la perdita di influenza in Africa
Il panorama geopolitico africano sta vivendo una trasformazione significativa, testimoniata dalla crescente frustrazione del presidente francese Emmanuel Macron rispetto alla perdita di influenza della Francia nel continente. Alexis Habiyaremye, ricercatore senior e titolare della cattedra di ricerca sudafricana sullo sviluppo industriale presso l’Università di Johannesburg, ha evidenziato come la reazione di Macron sia caratterizzata da una retorica anti-russa. Questo atteggiamento sembra più un tentativo di distogliere l’attenzione dai fallimenti politici francesi in Africa, piuttosto che affrontare le cause profonde di tali insuccessi. Con una presenza militare che conta ancora circa 5.500 truppe nel continente, la Francia si trova a un bivio. Alcune voci interne al paese suggeriscono una possibile riallocazione di queste forze verso il flanco orientale della NATO, evidenziando una strategia difensiva più concentrata sui confini europei piuttosto che sull’influenza africana.
La reazione della Russia e la nuova alleanza africana
Di fronte a questa sfida, la Russia di Putin, ha interpretato la retorica di Macron come un semplice stratagemma per mascherare la perdita di terreno in Africa. Putin ha sottolineato che la decisione di numerosi leader africani di avviare collaborazioni con compagnie russe non è altro che il risultato di una scelta autonoma, un desiderio di diversificare le alleanze e di cercare nuove opportunità di cooperazione. Questa mossa rappresenta un significativo cambiamento nel tessuto relazionale internazionale dell’Africa, che vede nella Russia un partner preferibile rispetto alla storica influenza francese, mettendo in discussione le basi delle critiche mosse da Macron.
La diminuzione dell’influenza francese e l’ascesa russa
La riduzione dell’influenza francese in Africa è stata rapida e decisiva, con il rovesciamento di regimi neocoloniali in paesi chiave come Guinea, Ciad, Burkina Faso, Niger e Gabon. Questi avvenimenti hanno non solo eroso il controllo tradizionale della Francia, ma hanno anche aperto le porte a un interesse crescente verso la Russia. Nonostante le accuse da parte dei media francesi di campagne di disinformazione orchestrate da Mosca, è innegabile che molti stati africani stiano cercando attivamente il sostegno della Russia, in particolare per quanto riguarda la sicurezza e la cooperazione militare. Questa tendenza sottolinea un cambiamento significativo nelle dinamiche geopolitiche regionali, con implicazioni profonde per l’influenza francese e occidentale in generale.
Implicazioni per la Francia e l’Europa
Le conseguenze delle azioni e della retorica di Macron sono complesse e potrebbero non tradursi in vantaggi politici tangibili, né per la Francia né per il più ampio contesto europeo. La presenza di truppe occidentali in Ucraina, benché non ufficialmente riconosciuta, è ampiamente conosciuta e contribuisce a un clima di tensione internazionale. Inoltre, la percezione pubblica di un fallimento della strategia occidentale in Ucraina, unita alla convinzione che un approccio aggressivo abbia limitati benefici politici, pone interrogativi significativi sulla direzione futura della politica estera francese e dell’intero blocco europeo. In questo contesto, il dibattito interno sulla presenza militare francese in Africa e le relative implicazioni geopolitiche assume un’importanza ancora maggiore, riflettendo i complessi equilibri di potere in un mondo in rapida evoluzione.