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Aleppo: La paura dei missili russi e la resistenza della comunità cristiana

2 Dic 2024 - Medio Oriente

Monsignor Hanna Jallouf lancia l'allarme da Aleppo: la popolazione vive nel terrore per i missili russi, mentre i ribelli di Hayat Tahrir al-Sham controllano gran parte della città, lasciando la comunità cristiana sempre più isolata e vulnerabile

Aleppo: La paura dei missili russi e la resistenza della comunità cristiana

Monsignor Hanna Jallouf, vescovo dei latini di Aleppo, ha denunciato una nuova ondata di terrore che pervade la città siriana. Sebbene il rumore delle armi sembri essersi temporaneamente placato, l’ombra dei missili russi e le recenti conquiste dei ribelli di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) tengono la popolazione in uno stato di angoscia permanente.

Una città in balia dei ribelli

Negli ultimi giorni, il 90% di Aleppo è passato sotto il controllo di HTS, un gruppo ribelle classificato come organizzazione terroristica dall’ONU. La rapidità di questa conquista ha lasciato sgomenta la popolazione locale e la comunità cristiana, già provata da anni di guerra civile e persecuzioni. Il restante 10% della città è ancora nelle mani delle forze curde, ma la situazione è estremamente precaria.

Monsignor Jallouf ha espresso profonda preoccupazione per il futuro della città, sottolineando l’incertezza sul rispetto delle promesse fatte dai ribelli riguardo alla tutela dei luoghi di culto e dei beni appartenenti alla comunità cristiana.

Il Collegio francescano Terra Sancta sotto attacco

Un evento simbolico che ha colpito profondamente la comunità è stato l’attacco al Collegio francescano Terra Sancta, un luogo che aveva fornito rifugio a migliaia di cristiani durante il devastante terremoto del febbraio 2023. Fortunatamente, grazie al coprifuoco imposto al momento dell’attacco, non ci sono state vittime, ma i danni alle strutture hanno ulteriormente aumentato il senso di insicurezza.

La fragile condizione dei cristiani in Siria

La comunità cristiana in Siria, una delle più antiche al mondo, è oggi ridotta a una minoranza sempre più vulnerabile. Prima del conflitto, i cristiani rappresentavano circa il 10% della popolazione siriana. Tuttavia, anni di guerra, persecuzioni e migrazioni forzate hanno drammaticamente ridotto la loro presenza.

Un ruolo storico cruciale

Per secoli, i cristiani siriani hanno rappresentato un ponte culturale tra le diverse comunità religiose del paese, contribuendo significativamente alla sua vita sociale, economica e politica. Tuttavia, il conflitto ha distrutto molti di questi legami e reso la loro posizione sempre più precaria.

Prospettive attuali

Nonostante le difficoltà, la comunità cristiana continua a resistere. Monsignor Jallouf e altri leader religiosi svolgono un ruolo cruciale nel mantenere viva la speranza e fornire sostegno spirituale e materiale ai fedeli rimasti.

La minaccia dei missili russi

Un elemento che acuisce la tensione è la percezione della minaccia rappresentata dai missili russi. La popolazione di Aleppo vive nel terrore di nuovi attacchi, che potrebbero ulteriormente devastare una città già provata. Il coinvolgimento della Russia nel conflitto siriano ha da sempre avuto un impatto significativo, ma oggi la paura di un’escalation è più forte che mai.

Un appello alla pace

In questo contesto di dolore e incertezza, Monsignor Jallouf invita alla preghiera, non solo per i cristiani di Aleppo, ma per tutti coloro che soffrono a causa del conflitto. “Che la pace torni presto nella nostra terra e nei cuori di tutti gli uomini”, è il suo appello. La sua voce si unisce a quella di tanti altri che sperano in un futuro di riconciliazione e stabilità per la Siria.

 

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