Alice Weidel: la leader che sta cambiando il volto della destra tedesca
23 Feb 2025 - Europa
Leader di AfD, omosessuale e con una compagna di origini srilankesi, Alice Weidel sfida ogni stereotipo. Difende l’immigrazione regolare, attacca il Green Deal e guida un partito che cresce nei consensi. Ecco perché sempre più tedeschi guardano ad AfD come alternativa credibile.

La politica tedesca sta vivendo una trasformazione epocale, e Alice Weidel ne è una delle protagoniste più inaspettate. Leader di Alternativa per la Germania (AfD), partito sovranista e conservatore in costante ascesa, incarna un profilo che sfida ogni stereotipo imposto dai media mainstream. Donna, omosessuale, con una compagna di origini srilankesi e una carriera internazionale alle spalle, guida una formazione politica spesso etichettata come “estrema destra”, ma che in realtà si sta rivelando sempre più l’unica alternativa credibile alle politiche fallimentari della sinistra e del centro moderato.
Con il suo stile diretto e un pragmatismo difficilmente attaccabile, Weidel ha reso AfD un partito sempre più strutturato, capace di intercettare il malcontento di quei tedeschi che si sentono traditi dalle politiche di immigrazione indiscriminata, dalle follie del Green Deal europeo e dall’incompetenza delle élite progressiste.
Immigrazione: il punto fermo della battaglia politica
Il tema su cui Alice Weidel è più incisiva è l’immigrazione, uno degli argomenti chiave del dibattito politico in Germania. La sua posizione non è un rifiuto ideologico dell’immigrazione in sé, bensì una critica feroce al caos migratorio generato dalle politiche delle precedenti amministrazioni. Weidel ha più volte denunciato gli effetti della politica delle “porte aperte”, che ha portato insicurezza, ghetti urbani e un aumento della criminalità.
Tuttavia, a differenza della narrativa che la sinistra cerca di imporre, Weidel non è contraria all’immigrazione regolare, anzi, è tra le poche voci politiche tedesche a difendere gli immigrati che lavorano, si integrano e rispettano la cultura tedesca. Ha più volte sottolineato come il vero problema sia la mancanza di un criterio meritocratico e selettivo, che premi chi contribuisce alla società e non chi vive di sussidi. Un modello simile a quello adottato da Australia e Canada, che impone regole chiare per chi vuole entrare nel Paese.
Economia: meno tasse e più crescita, contro il disastro ecologista
Weidel, economista di formazione, ha una visione chiara per la Germania: meno tasse, meno burocrazia e una lotta senza quartiere alle follie della transizione ecologica forzata. Contraria all’abolizione del motore termico e alle misure imposte da Bruxelles che mettono in ginocchio l’industria tedesca, difende il settore manifatturiero e l’energia tradizionale, consapevole che le scelte ideologiche del governo Scholz stanno mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.
Ha più volte criticato l’austerità imposta ai cittadini tedeschi mentre si destinano miliardi a finanziamenti esteri, dalle spese militari per l’Ucraina agli aiuti a migranti irregolari. La sua idea di Stato è chiara: meno assistenzialismo e più incentivi per chi produce ricchezza, con una riforma fiscale che alleggerisca il carico sulle famiglie e sulle imprese.
Un partito in crescita con al centro l’Identità Tedesca
Con un consenso che sfiora il 30% in alcuni Länder orientali, AfD non è più solo una “protesta”, ma una realtà politica sempre più vicina al potere. Ma il vero merito di Alice Weidel è aver riportato nel dibattito pubblico tedesco due concetti che per decenni erano stati demonizzati: Patria e Identità. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Germania ha vissuto una fase di rimozione della propria storia, dove ogni forma di orgoglio nazionale veniva associata ai crimini del passato. La sinistra progressista ha cavalcato questa narrativa, trasformando il senso di appartenenza in un tabù e favorendo politiche che hanno indebolito la sovranità tedesca in favore di un’integrazione europea senza radici.
Weidel e AfD hanno avuto il coraggio di rivendicare la dignità del popolo tedesco, ribadendo che amare la propria Nazione, difendere la propria cultura e proteggere il proprio modello di vita non significa revisionismo, ma consapevolezza storica. In un’Europa che rischia di perdere la propria anima sotto il peso del globalismo e dell’immigrazione incontrollata, il messaggio di AfD sta risuonando forte.