Allargamento UE: la Commissione europea ha avviato un processo per facilitare l’espansione futura
23 Mar 2024 - Europa
La Commissione Europea avanza la proposta di un percorso di integrazione graduale per i Paesi candidati all'adesione all'UE.
L’obiettivo è quello di estendere alcuni privilegi e responsabilità associati all’adesione all’UE prima della piena integrazione. Questa integrazione graduale dovrebbe essere basata sul merito e reversibile, come indicato nella dichiarazione della Commissione pubblicata mercoledì.
La Commissione vuole garantire che sia l’UE che i potenziali membri siano completamente preparati per l’allargamento. Le passate ondate di adesione dal 2004 hanno comportato periodi di transizione pluriennali, consentendo ai paesi membri di limitare l’accessibilità al mercato del lavoro per i cittadini dei nuovi Stati membri. Tuttavia, questi periodi erano irreversibili in quanto i nuovi Stati membri erano già pienamente integrati e le restrizioni dovevano essere revocate in un momento designato.
Oltre all’accesso al mercato del lavoro, l’espansione potrebbe complicare ulteriormente il processo decisionale dell’UE, se non riformato. Si tradurrebbe anche in nuove assegnazioni di sussidi agricoli e convergenza socioeconomica, questioni delicate nelle capitali europee.
Ulteriori preoccupazioni riguardano il rispetto dello stato di diritto e dei valori fondamentali nei nuovi Stati membri; tutti i settori che richiedono un ampio lavoro di base.
Maros Sefcovic, vicepresidente della Commissione, ha sostenuto che l’allargamento è vantaggioso per tutta l’Europa ed è un processo che ha dato all’UE il più grande mercato unico del mondo. “Ha avviato flussi commerciali e finanziari, contribuendo quindi alla crescita economica nell’UE e nei paesi aderenti e rafforzando la posizione globale dell’UE”.
L’approccio rivisto della Commissione offre maggiori opportunità per la graduale integrazione dei paesi in espansione in determinate politiche dell’UE, anche prima della loro adesione formale. Tuttavia, il pieno accesso al mercato dell’UE richiederebbe la piena adesione a un insieme unico e completo di diritti e obblighi, che non può essere à la carte, secondo la Commissione.
La comunicazione apre la strada a revisioni approfondite delle politiche dell’UE, a partire dall’inizio del prossimo anno.
Gli attuali candidati all’adesione all’UE includono Ucraina, Moldavia, Georgia, Albania ed ex repubbliche jugoslave Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord e Bosnia-Erzegovina. La Turchia è ufficialmente un candidato, ma i negoziati sono stati bloccati.