Allerta terrorismo in Italia: massima attenzione per il Giubileo
2 Ott 2024 - Italia
Livello di allerta 2, il più alto prima dell'attacco. Rafforzate le misure di sicurezza per Roma in vista del Giubileo e monitoraggio di eventi pro-Palestina.
Allerta terrorismo in Italia in vista del Giubileo di Roma
In Italia è stato innalzato il livello di allerta terrorismo a livello 2, una soglia molto alta, che precede immediatamente l’eventualità di un attacco terroristico. L’attenzione delle autorità si focalizza su una serie di fattori, tra cui le minacce di estremisti anti-Israele e la situazione internazionale sempre più tesa. L’approssimarsi del Giubileo di Roma comporta inoltre un particolare aumento dei controlli, considerato l’afflusso di persone e risorse finanziarie che tale evento richiederà.
Misure di sicurezza per il Giubileo e rischio di infiltrazioni
Il nuovo questore di Roma, Roberto Massucci, ha spiegato che “va tenuto alto il livello della prevenzione e della sicurezza pubblica”, sottolineando che grandi eventi come il Giubileo possono attirare interessi illeciti legati ai flussi di denaro. La cabina di regia per la sicurezza è già stata attivata, con l’obiettivo di garantire la sorveglianza durante tutto il periodo dell’evento, mentre i controlli si stanno già intensificando lungo le direttrici di accesso a Roma, come caselli autostradali e strade principali.
Manifestazioni pro-Palestina e attenzione alle possibili tensioni
Un ulteriore elemento di preoccupazione riguarda le manifestazioni pro-Palestina annunciate nei prossimi giorni. La comunità palestinese di Roma ha dichiarato che non scenderà in piazza il 5 ottobre, rispettando il divieto imposto dalla questura, ma si è riservata di organizzare una manifestazione il 12 ottobre. Le autorità stanno lavorando per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative, e un tavolo tecnico è previsto per discutere ulteriori misure di prevenzione.
Tutela dei luoghi di culto e degli obiettivi sensibili
La sicurezza è stata ulteriormente rafforzata attorno ai luoghi di culto, come sinagoghe e centri di cultura israeliani, considerati potenziali obiettivi di attacchi di matrice antisemita. Secondo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, queste misure sono state prese in via precauzionale anche a seguito di precedenti attacchi, come quello del 7 ottobre dell’anno scorso. L’obiettivo è proteggere tutte le comunità a rischio, in particolare quella ebraica, e prevenire possibili azioni violente.