Andrea Delmastro, Sottosegretario alla Giustizia, Rinviato a Giudizio per Rivelazione di Segreto d’Ufficio
30 Nov 2023 - Italia
Il Giudice per le Udienze Preliminari (GUP) di Roma ha disposto il processo per Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia, accusato di rivelazione di segreto d’ufficio in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito. Questa decisione arriva nonostante la Procura avesse richiesto il non luogo a procedere, sostenendo l’assenza dell’elemento soggettivo del reato, attribuibile a un errore su legge extrapenale.
Nel maggio scorso, i pubblici ministeri avevano presentato una richiesta di archiviazione, sottolineando l’inesistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo. Tuttavia, il GUP Maddalena Cipriani ha deciso diversamente, stabilendo che il processo avrà inizio il prossimo 12 marzo.
Delmastro, assistito dall’avvocato Giuseppe Valentino, era presente in aula al momento della decisione. La posizione della difesa è stata chiara: c’era la convinzione che tutti i presupposti per una sentenza di non luogo a procedere fossero presenti. “Confidavamo in una soluzione diversa”, ha dichiarato l’avvocato Valentino, esprimendo sorpresa e delusione per la decisione del GUP.
La vicenda si inserisce in un contesto delicato, dove la gestione delle informazioni riservate e la loro divulgazione assumono un’importanza cruciale. Il caso di Alfredo Cospito, noto per le sue attività anarchiche, ha sollevato questioni significative sulla sicurezza e la riservatezza delle informazioni gestite dalle autorità giudiziarie.
Il rinvio a giudizio di un sottosegretario in carica pone in evidenza la delicatezza e la complessità delle responsabilità legate alla gestione delle informazioni in ambito giudiziario e amministrativo. La decisione del GUP di procedere al processo, nonostante la richiesta di archiviazione della Procura, sottolinea l’importanza di un’analisi approfondita e imparziale delle accuse.
Il processo, che inizierà il 12 marzo, sarà seguito con grande attenzione, poiché potrebbe avere implicazioni significative non solo per il sottosegretario Delmastro, ma anche per le prassi e le politiche relative alla gestione delle informazioni riservate all’interno delle istituzioni giudiziarie e amministrative italiane.