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Arrestato a Buenos Aires Leonardo Bertulazzi, terrorista delle Brigate Rosse

30 Ago 2024 - Italia

Dopo decenni di latitanza, catturato in Argentina il membro delle Brigate Rosse. Fine dell'impunità per uno dei protagonisti degli anni di piombo.

Arrestato a Buenos Aires Leonardo Bertulazzi, terrorista delle Brigate Rosse

La fine dell’impunità per un terrorista rosso

Dopo decenni di fuga, è stato finalmente arrestato a Buenos Aires Leonardo Bertulazzi, noto terrorista delle Brigate Rosse. La sua cattura segna un punto di svolta decisivo nella lunga lotta contro i criminali rossi che, per troppo tempo, sono stati protetti da governi compiacenti e ideologie che li giustificavano. Grazie alla revoca dello status di rifugiato concessogli nel 2004 dalle autorità argentine, Bertulazzi è ora in attesa di estradizione per rispondere dei suoi crimini in Italia.

Un passato di violenza e terrore

Leonardo Bertulazzi è stato un membro chiave della colonna genovese delle Brigate Rosse, un’organizzazione terroristica di estrema sinistra che ha seminato paura e morte in Italia durante gli anni ’70 e ’80. Condannato in contumacia a 27 anni di carcere per reati gravissimi, tra cui sequestro di persona, associazione sovversiva e banda armata, Bertulazzi ha evaso la giustizia per oltre quarant’anni.

Il sequestro dell’ingegnere navale Piero Costa

Uno dei suoi crimini più odiosi è stato il sequestro dell’ingegnere navale Piero Costa nel 1977, un atto di violenza pianificato freddamente per finanziare le attività terroristiche delle Brigate Rosse. Parte del riscatto ottenuto da questo sequestro è stata utilizzata per acquistare l’appartamento in via Montalcini a Roma, tristemente noto per essere stato il luogo di prigionia di Aldo Moro, uno degli episodi più drammatici della storia italiana. Bertulazzi e i suoi complici non solo hanno commesso crimini brutali, ma hanno anche alimentato un clima di terrore e insicurezza che ha segnato un’intera nazione.

Un sistema di protezione internazionale finalmente scardinato

Per anni, individui come Bertulazzi hanno goduto di una protezione ingiustificata all’estero, trovando rifugio in paesi disposti a concedere loro asilo sulla base di vecchie ideologie politiche. La revoca dello status di rifugiato da parte delle autorità argentine rappresenta un chiaro segnale che il tempo della protezione per i criminali ideologici è finito. Le vecchie alleanze politiche e le giustificazioni ideologiche non possono più essere usate come scudo contro la giustizia.

La collaborazione internazionale per mettere fine alla fuga

L’arresto di Bertulazzi è stato possibile grazie a una efficace collaborazione internazionale, che ha visto le forze italiane e argentine lavorare fianco a fianco. La presenza degli agenti italiani in Argentina, compresi quelli della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, della DIGOS di Genova e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, è stata cruciale per garantire che questo criminale non potesse sfuggire ancora una volta.

Un segnale per tutti i criminali: nessun rifugio per chi fugge dalla giustizia

La cattura di Bertulazzi invia un messaggio forte e chiaro a tutti i criminali internazionali: la giustizia può essere lenta, ma è implacabile. Per troppo tempo, terroristi e criminali di ideologia rossa hanno vissuto nella falsa sicurezza di poter contare su protezioni politiche e asili compiacenti. Ora, la collaborazione internazionale e la determinazione delle autorità italiane e argentine hanno dimostrato che nessun luogo è sicuro per chi fugge dalla giustizia.

Un nuovo capitolo nella lotta contro il terrorismo rosso

L’arresto di Leonardo Bertulazzi segna l’inizio di un nuovo capitolo nella lotta contro il terrorismo di matrice rossa. La giustizia italiana, in collaborazione con partner internazionali, è impegnata a perseguire tutti coloro che si sono macchiati di crimini contro lo Stato e i cittadini italiani. È un monito per chiunque cerchi di sottrarsi alle proprie responsabilità: il tempo della fuga è finito, e la giustizia, sebbene possa essere lenta, arriva sempre.

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