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Attacco al Crocus di Mosca: Lode e Incitamenti dall’IS in un Contesto di Tensioni Internazionali

28 Mar 2024 - Russia

Mentre l'IS esalta gli attacchi a Mosca e invita a nuove azioni contro i "crociati" mondiali, la trama di accuse e smentite tra Russia, Ucraina e Stati Uniti complica ulteriormente il panorama geopolitico

Attacco al Crocus di Mosca: Lode e Incitamenti dall’IS in un Contesto di Tensioni Internazionali

l’organizzazione nota come Stato Islamico (IS) ha pubblicamente lodato l’attacco terroristico avvenuto contro il centro concerti Crocus a Mosca. Questo gesto di approvazione è stato trasmesso attraverso un messaggio audio divulgato sull’account Telegram ufficiale dell’IS, nel quale il portavoce, Abu Hudhayfah Al-Ansar, non solo ha elogiato l’attacco, ma ha anche incitato i sostenitori dell’IS a prendere di mira i cosiddetti “crociati” in ogni angolo del mondo.

Il Messaggio dell’IS e gli Obiettivi Futuri

Nel dettaglio, il messaggio audio diffuso ha visto il portavoce dell’IS esortare i “soldati del Califfato” a focalizzare le loro attenzioni verso obiettivi situati negli Stati Uniti, in Europa e in Israele. Questo appello non solo rinnova la minaccia globale rappresentata dall’IS, ma dimostra anche la persistente volontà dell’organizzazione di estendere il proprio raggio d’azione ben oltre i confini tradizionali del Medio Oriente. L’attacco a Mosca e l’operazione compiuta a Kerman, in Iran, sono stati esaltati come esempi di successo da replicare.

Accuse e Investigazioni

Sul fronte opposto, la Russia ha lanciato accuse dirette contro l’Ucraina, sostenendo che ci sarebbero prove di un collegamento tra gli autori dell’attacco terroristico al Crocus City Hall e Kiev. Secondo le informazioni diffuse dal comitato investigativo russo su Telegram, i terroristi avrebbero ricevuto sostegno finanziario e logistico da parte di organizzazioni nazionaliste ucraine. Queste accuse aggiungono un ulteriore strato di complessità al conflitto già teso tra i due paesi.

La Risposta degli Stati Uniti

In risposta alle crescenti tensioni e alle informazioni circolanti, gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver fornito alle autorità russe informazioni dettagliate riguardanti una minaccia terroristica imminente contro grandi raduni e concerti a Mosca, ben prima che l’attacco si verificasse. John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale USA, ha smentito le affermazioni di un coinvolgimento ucraino nell’attacco, definendole “sciocchezze” e “propaganda”. Questa presa di posizione sottolinea il tentativo degli USA di distanziarsi dalle accuse russe e di condannare le azioni dell’IS come unicamente responsabili dell’attentato.

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