Attacco Israeliano a Beirut: ucciso alto comandante di Hezbollah
21 Set 2024 - Medio Oriente
Un raid aereo israeliano nel quartiere Dahiya di Beirut ha causato la morte di Ibrahim Aqil, leader delle forze speciali di Hezbollah, insieme ad almeno altre 11 persone. L'operazione segna una nuova escalation nelle tensioni tra Israele e il gruppo sciita.
Il contesto dell’attacco a Beirut
La notte scorsa, un attacco aereo israeliano ha colpito il quartiere di Dahiya, nella periferia meridionale di Beirut, una zona considerata roccaforte di Hezbollah. Il raid ha provocato il crollo di due edifici e ha causato almeno 16 morti e circa 60 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Tra le vittime figura Ibrahim Aqil, un alto comandante delle forze speciali di Hezbollah, conosciute come Radwan Force. Aqil era noto per il suo coinvolgimento in numerosi attacchi contro Israele e per il suo ruolo nell’attentato del 1983 all’ambasciata statunitense a Beirut.
Il bersaglio dell’attacco: Ibrahim Aqil
Aqil era considerato una figura di primo piano all’interno dell’organizzazione militare di Hezbollah. Non solo era responsabile delle operazioni più delicate della Radwan Force, ma era anche ricercato dagli Stati Uniti per il suo coinvolgimento in atti di terrorismo, tra cui l’attacco alla caserma dei marines statunitensi in Libano, che provocò 241 vittime. L’attacco israeliano lo ha colpito mentre partecipava a una riunione con altri leader di Hezbollah, che si teneva in un tunnel sotterraneo sotto uno degli edifici colpiti. Questa operazione ha evidenziato una potenziale infiltrazione nelle fila di Hezbollah, poiché la riunione era stata organizzata in un luogo considerato sicuro ma è stata rapidamente individuata.
La risposta di Hezbollah
Dopo l’attacco, Hezbollah ha risposto lanciando razzi contro una base d’intelligence israeliana nel nord del paese. Questa base è stata accusata di essere responsabile della pianificazione degli attacchi contro le infrastrutture di comunicazione del gruppo nei giorni precedenti. Questi attacchi, attribuiti ad Israele, avevano già causato la morte di 37 membri di Hezbollah e il ferimento di migliaia di altri, destabilizzando ulteriormente l’organizzazione.
Possibili conseguenze regionali
L’intensificarsi delle ostilità tra Israele e Hezbollah ha sollevato timori per un’escalation che potrebbe portare a un conflitto su vasta scala. Nonostante le dichiarazioni di entrambe le parti di voler evitare una guerra totale, le azioni recenti, comprese le operazioni mirate e le rappresaglie, stanno aumentando il rischio di un conflitto più ampio che potrebbe coinvolgere altre potenze della regione.