Attacco Missile Houthi Colpisce Nave Cisterna Norvegese in Mar Rosso
12 Dic 2023 - Mondo
Una nave cisterna commerciale è stata colpita da un missile da crociera terrestre lanciato dallo Yemen controllato dagli Houthi. L’incidente, che ha provocato un incendio e danni significativi alla nave Strinda, battente bandiera norvegese, fortunatamente non ha causato vittime.
L’attacco è avvenuto intorno alle 22 (ora italiana), a circa 60 miglia nautiche (111 chilometri) a nord dello stretto di Bab al-Mandab, un punto nevralgico che collega il Mar Rosso con il Golfo di Aden e l’Oceano Indiano. La presenza del cacciatorpediniere della marina americana USS Mason nelle vicinanze ha permesso un tempestivo intervento di soccorso.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di tensioni regionali. Gli Houthi, gruppo vicino all’Iran, hanno intensificato le loro azioni militari nel contesto del conflitto che ha coinvolto diverse aree del Medio Oriente, segnatamente dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre. Le loro operazioni includono attacchi a navi lungo rotte marittime cruciali e lanci di droni e missili contro Israele.
La dichiarazione degli Houthi di sabato, in cui hanno minacciato di prendere di mira tutte le navi dirette verso Israele, indipendentemente dalla loro nazionalità, rappresenta un’escalation significativa. Questo annuncio ha sollevato preoccupazioni tra le compagnie di navigazione internazionali, soprattutto per quanto riguarda il trattamento dei porti israeliani. Non è ancora chiaro se la Strinda avesse legami con Israele o fosse diretta verso un porto israeliano.
Gli Houthi, che controllano gran parte dello Yemen, sostengono che i loro attacchi siano un atto di solidarietà verso i palestinesi e hanno promesso di continuare fino a quando Israele non cesserà le sue operazioni a Gaza. Questo gruppo fa parte dell’Asse della Resistenza, allineato con l’Iran, e ha preso di mira obiettivi israeliani e statunitensi in seguito agli attacchi di Hamas contro Israele.
Questo incidente non solo sottolinea la fragilità della sicurezza marittima in una delle regioni più volatili del mondo, ma pone anche interrogativi urgenti sulla necessità di una risposta coordinata per garantire la sicurezza delle rotte commerciali vitali. Inoltre, evidenzia la complessità del conflitto in Medio Oriente, dove le azioni di un gruppo possono avere ripercussioni significative a livello regionale e globale.