Attentato a Bruxelles: Morto l’Attentatore, Indagini in Corso su una Presunta Cellula Terroristica
17 Ott 2023 - Europa
L’attentatore che ha aperto il fuoco con un Kalashnikov ieri, uccidendo due cittadini svedesi a Bruxelles, è stato ucciso durante l’arresto. La polizia belga ha sparato all’attentatore, un 45enne, al petto. L’arresto è avvenuto vicino alla sua abitazione a Schaerbeek, poco dopo una perquisizione.
Nel corso delle indagini, un’arma simile a quella utilizzata nell’attacco è stata ritrovata. Al momento, c’è una caccia in corso per altre due persone in relazione all’attacco. La polizia sta cercando chi ha filmato l’attentatore in azione. Ciò ha sollevato preoccupazioni che potrebbe esserci una cellula terroristica operante nella zona.
L’attentatore, identificato come Abdelsalem L., era un 45enne nato in Tunisia. Sebbene fosse noto ai servizi segreti per la sua presunta radicalizzazione, non era considerato una minaccia “concreta e imminente”, come dichiarato dal ministro della Giustizia belga Vincent Van Quickenborne. L’uomo aveva fatto domanda d’asilo nel 2019 e era conosciuto per una serie di reati, tra cui il traffico di esseri umani.
Videos rivelano che prima dell’attacco, l’attentatore ha fatto allusione ai recenti roghi del Corano in Svezia. Successivamente, ha rilasciato un video in cui rivendicava l’attacco in nome dello Stato Islamico e annunciava la sua intenzione di dirigere verso lo stadio dove Belgio e Svezia stavano giocando un match dell’Euro 2024.
Nonostante l’attacco, le scuole a Bruxelles rimarranno aperte, come confermato dal Primo Ministro De Croo. L’analisi da parte dell’Ocam ha rilevato che non c’è alcuna minaccia specifica per le scuole.
L’attacco di lunedì ha avuto luogo vicino a Place Sainctelette, nel cuore di Bruxelles. L’attentatore ha sparato a due persone prima di fuggire su uno scooter. Le due vittime, entrambi cittadini svedesi, indossavano la maglia della nazionale svedese al momento dell’attacco.
Ulteriori dettagli sull’attentatore sono emersi dai video e dai post sui social media. Ha rivendicato la sua appartenenza allo Stato Islamico e si è vantato di aver ucciso “non credenti”. In un post su Facebook, ha anche fatto riferimento al recente conflitto tra Hamas e Israele.
Mentre l’indagine prosegue, il paese si sta ancora riprendendo dallo shock dell’attacco e si unisce nel lutto per le vittime.