Bannon dichiara guerra a Musk: “Via dalla Casa Bianca”
13 Gen 2025 - USA
Il fondatore del movimento MAGA accusa Musk di voler imporre un tecnofeudalesimo globale. Scontro su visti H-1B, economia e ruolo nella futura amministrazione Trump.
Bannon contro Musk: la battaglia sul futuro dell’America
Lo scontro tra due figure chiave della politica e dell’industria americana, Steve Bannon ed Elon Musk, non si placa. L’ex stratega di Donald Trump, considerato l’artefice della sua vittoria nel 2016 e fedele alla causa del movimento “Make America Great Again” (MAGA), ha dichiarato guerra aperta all’uomo più ricco del mondo.
Bannon non ha usato mezzi termini, dichiarando al Corriere della Sera: “Otterrò che Elon Musk sia cacciato via entro l’insediamento. Non avrà un pass blu con pieno accesso alla Casa Bianca. Sarà come chiunque altro. È una persona davvero malvagia”.
Immigrazione e visti H-1B al centro dello scontro
La principale fonte del conflitto riguarda i visti H-1B, strumenti attraverso cui le aziende tecnologiche americane assumono lavoratori stranieri altamente qualificati. Musk, noto sostenitore di questo programma, ha suscitato critiche nel movimento conservatore, che vede in questi visti una minaccia diretta per i lavoratori americani.
Bannon ha definito il programma “una truffa totale e completa”, accusando Musk di volerlo sfruttare per il proprio tornaconto economico. “Il 76% degli ingegneri a Silicon Valley non sono americani. Sono i migliori posti di lavoro e neri e ispanici non vi hanno accesso”, ha sottolineato Bannon, evidenziando come questa politica tradisca gli interessi dei cittadini americani, soprattutto delle classi meno rappresentate.
Divisioni nel movimento MAGA
La posizione di Musk sui visti H-1B ha creato una frattura all’interno del movimento MAGA. Da un lato, alcuni riconoscono l’importanza di attrarre talenti stranieri per mantenere la leadership tecnologica degli Stati Uniti. Dall’altro, una vasta parte della base elettorale considera i visti un tradimento dei principi di protezionismo economico e di priorità nazionale.
Un sondaggio condotto da Sean Spicer, ex portavoce di Trump, ha rivelato che il 67% della base MAGA è contrario ai visti H-1B, evidenziando un chiaro contrasto tra gli interessi delle élite tecnologiche e le esigenze del popolo americano.
Il ruolo di Musk nell’amministrazione Trump
Secondo indiscrezioni, Musk potrebbe ottenere un incarico come responsabile di un dipartimento per l’efficienza governativa nella futura amministrazione Trump. Tuttavia, figure influenti come Bannon si oppongono fermamente a questa prospettiva, accusando Musk di voler manipolare le politiche pubbliche a vantaggio delle sue imprese.
“L’unico obiettivo di Musk è diventare trilionario. Farà qualsiasi cosa per proteggere le sue aziende e accumulare ricchezza e potere”, ha dichiarato Bannon. Questo comportamento, definito “tecnofeudalesimo” dal leader conservatore, è visto come un pericolo per l’economia e la sovranità nazionale.
Il peso geopolitico di Musk
Bannon non ha risparmiato critiche al ruolo di Musk sulla scena internazionale, definendolo un ostacolo alle politiche patriottiche. “Ha deriso il nostro movimento come razzista e di ritardati. La sua immaturità e il suo appoggio interessato lo rendono inadatto a influenzare la politica americana ed europea”, ha aggiunto Bannon, sottolineando la necessità di limitare l’influenza di Musk.
Le parole di Bannon su Giorgia Meloni
Parlando di Giorgia Meloni, Bannon ha espresso parole di stima, sottolineando di essere stato il primo a riconoscerne il potenziale politico a livello globale. “Io sono la prima figura politica globale che ha appoggiato Meloni perché ne vedevo il potenziale”, ha dichiarato. Ha poi aggiunto che la Premier italiana potrebbe svolgere un ruolo cruciale nella soluzione del conflitto in Ucraina, contribuendo a portare le parti al tavolo negoziale. “Spero che Meloni abbia davvero cambiato idea sull’Ucraina e capito i suoi errori. Può essere una grande intermediaria e rimediare ai suoi fallimenti nell’ultimo paio d’anni”.