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Barnier nuovo premier: una nomina che scuote la Francia

6 Set 2024 - Europa

Macron sceglie Michel Barnier come primo ministro per guidare un governo di consenso. La destra applaude, la sinistra grida all'elezione "rubata". Le sfide sono appena iniziate.

Barnier nuovo premier: una nomina che scuote la Francia

La nomina di Barnier come primo ministro: una scelta per la stabilità o un segnale alle destre?

Il 5 settembre 2024, Emmanuel Macron ha nominato Michel Barnier nuovo primo ministro, affidandogli il compito di formare un governo di ampio consenso. Barnier, figura di spicco della destra tradizionale e negoziatore dell’UE per la Brexit, rappresenta una scelta esperta, con l’obiettivo di stabilizzare il governo in un contesto politico frammentato.

Reazioni politiche

La nomina ha suscitato diverse reazioni. Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, ha parlato di un’”elezione rubata”, accusando Macron di ignorare il risultato delle urne. Olivier Faure, leader del Partito Socialista, ha definito la nomina un “diniego della democrazia” e Marine Tondelier, dei Verdi, ha espresso indignazione per una scelta che, secondo lei, “calpesta il voto popolare”.

Le reazioni del Rassemblement National

Marine Le Pen ha dichiarato che il partito non presenterà una mozione di sfiducia immediata, ma si riserverà il diritto di farlo dopo aver ascoltato il discorso di Barnier sulla sua agenda di governo. Anche Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National, ha confermato che il partito valuterà le sue prossime mosse sulla base delle proposte del nuovo primo ministro, sottolineando l’importanza di affrontare questioni chiave come la sicurezza e l’immigrazione.

Il sostegno da destra

Laurent Wauquiez, leader dei Les Républicains, ha elogiato Barnier, sottolineando che “ha tutti gli strumenti per avere successo”. Molti esponenti della destra moderata vedono in Barnier un leader in grado di governare efficacemente in questo momento di incertezza.

Le sfide di Barnier

Barnier dovrà affrontare un panorama politico altamente polarizzato. Dovrà ottenere il sostegno dell’Assemblea Nazionale, dove le opposizioni di destra e sinistra mantengono una presenza significativa, e gestire le tensioni sociali e politiche in un periodo di grande incertezza per il Paese.

Approfondimento sulla figura di Michel Barnier

Michel Barnier è una figura politica di lungo corso in Francia, noto soprattutto per il suo ruolo di negoziatore capo dell’Unione Europea per la Brexit. Nato nel 1951 in Savoia, ha iniziato la sua carriera politica nei primi anni ’70, diventando uno dei volti più riconoscibili dei Les Républicains. Nel corso della sua carriera, ha ricoperto numerosi incarichi ministeriali, tra cui quelli agli Affari Esteri e all’Ambiente. Oltre al suo ruolo in politica interna, Barnier ha avuto una carriera significativa a livello europeo, lavorando a stretto contatto con le istituzioni dell’UE, guadagnandosi la reputazione di negoziatore paziente e abile.

Oltre ad essere stato commissario europeo, Barnier ha guidato anche l’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 1992 ad Albertville. La sua nomina a capo del governo è vista come il culmine di una carriera che ha saputo coniugare politica nazionale e visione europea, con l’obiettivo di rilanciare il dialogo tra le diverse forze politiche del Paese.

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