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BCE Mantiene Tassi Storici: Approccio Cautelativo in Mezzo a Sfide Inflazionistiche

7 Mar 2024 - Finanza

In un contesto economico in cui l'inflazione inizia a mostrare segnali di arretramento, la Banca Centrale Europea opta per la cautela, mantenendo i costi di prestito ai massimi storici. Nonostante una decrescita dell'inflazione più rapida del previsto, la BCE non si mostra pronta a ridurre i tassi, segnalando una strategia attenta e misurata per contrastare le pressioni inflazionistiche persistenti.

BCE Mantiene Tassi Storici: Approccio Cautelativo in Mezzo a Sfide Inflazionistiche

La Banca Centrale Europea ha confermato il mantenimento dei costi di prestito ai massimi storici. Ha sottolineato che, nonostante l’inflazione stia diminuendo più velocemente rispetto alle previsioni di solo alcuni mesi fa, non è ancora pronta a ridurre i tassi.
A causa di una sottovalutazione di un improvviso aumento dei prezzi verificatosi due anni fa, la banca centrale dei 20 paesi dell’area euro ha mostrato esitazione nel proclamare il successo contro quello che si è rivelato il più severo attacco inflazionistico degli ultimi decenni.

Stabilità e Cautela

Stabilizzando il tasso d’interesse principale al 4,0%, la Banca Centrale Europea ha adattato la sua comunicazione per riflettere il calo costante dell’inflazione nell’ultimo anno e mezzo, affiancato da nuove proiezioni economiche al ribasso. Durante una conferenza stampa, Christine Lagarde, presidente della BCE, ha comunicato che, nonostante i progressi verso l’obiettivo di inflazione, la fiducia della Banca Centrale Europea non ha ancora raggiunto un livello adeguato. Questo suggerisce che, nonostante segnali positivi, l’istituto preferisce un approccio prudente, attendendo ulteriori sviluppi. Inoltre, Lagarde ha indicato che a giugno saranno disponibili ulteriori informazioni, sottolineando un ampio consenso tra i membri sulla tempistica. Ciò implica che l’istituto intenda esaminare la situazione in modo più approfondito prima di prendere decisioni significative nel prossimo futuro.

Alla Ricerca di Equilibrio Tra Ottimismo e Pressioni Interne

Nelle proiezioni economiche trimestrali recentemente divulgate, la BCE ha rivisto al ribasso la sua previsione sull’inflazione di quest’anno, passando dal 2,7% al 2,3%. Questo potrebbe indicare che l’obiettivo del 2% della BCE potrebbe essere raggiunto entro la fine di quest’anno, anziché nel 2025 come inizialmente previsto.
Tuttavia, nella loro dichiarazione, i responsabili della BCE hanno notato che, nonostante la diminuzione della maggior parte delle misure dell’inflazione sottostante, le pressioni dei prezzi interni rimangono elevate, principalmente a causa di una robusta crescita salariale.

Costi di finanziamento in bilico

Evitando conferme premature su un possibile ribasso dei tassi, la BCE ha scoraggiato gli operatori dall’intraprendere scommesse per l’inizio della primavera. Alcune fonti riportano che una riduzione dei costi di finanziamento è improbabile prima della riunione del 6 giugno, con dati salariali chiave disponibili solo a maggio. Ciò offre alla BCE un’opportunità l’11 aprile per aprire la porta a un possibile ribasso, come indicato da Philip Lane.

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