Belgrado denuncia “brutali maltrattamenti” dei serbi del Kosovo da parte della polizia di Pristina
25 Giu 2023 - Europa
Belgrado ha sollevato gravi preoccupazioni riguardo ai presunti “brutali maltrattamenti” subiti dai serbi del Kosovo arrestati dalla polizia di Pristina. Dejan Pavicevic, ufficiale di collegamento del governo serbo in Kosovo, ha visitato i serbi detenuti e ha testimoniato segni evidenti di “violenze bestiali” inflitte loro dai poliziotti kosovari. Ha descritto ampie ferite, ematomi, lividi e contusioni sui corpi dei detenuti, affermando che in alcuni casi è difficile non parlare di tentato omicidio. Pavicevic ha sottolineato la fortuna di essere ancora tutti vivi nonostante le violenze subite.
Crisi interetnica nel nord del Kosovo: Tensioni e proteste in corso
A un mese dall’inizio della nuova crisi interetnica, la situazione nel nord del Kosovo rimane estremamente tesa e incerta. I serbi locali continuano a protestare nei principali comuni a maggioranza serba, contestando l’insediamento dei nuovi sindaci di etnia albanese e chiedendo il ritiro delle unità della polizia speciale kosovara e il rilascio di tutti gli otto serbi arrestati. Le restrizioni imposte da Pristina sull’ingresso di merce serba hanno portato a gravi carenze di generi alimentari e medicinali per la popolazione serba locale, rendendo sempre più difficile l’approvvigionamento.
Accuse contro la dirigenza kosovara e tensioni con la Serbia
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha rivolto nuove accuse al premier kosovaro Albin Kurti, sostenendo che il suo obiettivo sia quello di espellere tutti i serbi dal Kosovo e provocare un conflitto armato con la NATO. Vucic ha descritto Kurti come un seguace del vecchio leader comunista albanese Enver Hoxha e un marxista, affermando che desidera diventare un “leader di guerra”. Vucic ha dichiarato che l’esercito serbo è molto più forte e potente della Forza di sicurezza del Kosovo, ma ha sottolineato che quest’ultima ha recentemente acquisito nuove armi moderne, soprattutto dalla Turchia. Secondo Vucic, la Forza di sicurezza del Kosovo è illegale e non dovrebbe esistere in base alla risoluzione 1244 dell’ONU né all’accordo tecnico militare di Kumanovo del 1999.
Violazioni del diritto internazionale e il ruolo della Kfor
Secondo la risoluzione 1244 dell’ONU, l’unica forza armata autorizzata a rimanere sul territorio del Kosovo è la Kfor, la forza NATO inviata dopo la conclusione delle operazioni militari. Belgrado sostiene che la presenza e l’operato della Forza di sicurezza del Kosovo violino il diritto internazionale, basandosi su disposizioni chiare degli accordi precedenti. Il presidente Vucic ha lamentato la mancanza di rispetto per il diritto internazionale da parte di tutte le parti coinvolte nel conflitto.
La situazione nel Kosovo rimane critica, con tensioni etniche in aumento e le accuse reciproche tra Belgrado e Pristina che alimentano ulteriori complicazioni e incertezze. È necessario un dialogo politico e un impegno sincero da parte delle parti interessate per cercare una soluzione pacifica e duratura al conflitto.