Biden Riafferma: Xi è un ‘Dittatore’, ma i Dialoghi USA-Cina Proseguono con Nuovi Accordi
17 Nov 2023 - USA
A giugno 2023, le affermazioni del presidente americano Joe Biden che definiva il suo omologo cinese Xi Jinping un “dittatore” provocarono indignazione in Cina. Tuttavia, questo non ostacolò i negoziati che portarono a un incontro cruciale a San Francisco. Interrogato ieri, sulla sua precedente definizione, Biden ha riaffermato: “Xi è un dittatore in quanto guida un Paese comunista con un sistema di governo completamente diverso dal nostro”. Questi commenti hanno suscitato perplessità in alcuni, incluso il segretario di Stato Antony Blinken.
La reazione della Cina alla dichiarazione di Biden è stata immediata e netta. La portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha definito le parole di Biden “estremamente sbagliate” e “una manipolazione politica irresponsabile”. Ha anche espresso la preoccupazione che ci siano tentativi di seminare discordia nelle relazioni sino-americane.
Nonostante le tensioni, il summit tra Biden e Xi a San Francisco ha portato a due importanti accordi. Il primo riguarda la ripresa delle comunicazioni militari e il secondo l’impegno della Cina a ridurre l’esportazione di precursori chimici per il fentanyl, con la controparte americana che rimuoverà le sanzioni su un istituto cinese accusato di repressione degli Uiguri.
La questione di Taiwan rimane delicata. Xi Jinping ha ribadito che la “riunificazione è inevitabile”, mentre Biden ha sottolineato l’intenzione degli Stati Uniti di gestire le tensioni nello Stretto di Taiwan in modo pacifico, senza supportare l’indipendenza dell’isola, ma anche rifiutando di cessare le vendite di armi a Taiwan.
Le parole di Biden riflettono le complesse dinamiche del dialogo internazionale, dove una singola dichiarazione può influenzare notevolmente le relazioni tra superpotenze. Mentre le tensioni persistono, i recenti accordi dimostrano che i canali di comunicazione e negoziazione rimangono aperti.