Bombe a Grappolo in Ucraina: Gli Stati Uniti Confermano la Consegna Nonostante le Controversie
14 Lug 2023 - Geopolitica
Le controverse bombe a grappolo, destinate all’Ucraina, sono arrivate nel Paese. A confermarlo è il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Il tenente generale Douglas Sims, direttore delle operazioni congiunte dello Stato Maggiore Usa, ha rivelato la notizia ai giornalisti come riportato da Ukrinform. “Le munizioni a grappolo sono state effettivamente consegnate all’Ucraina in questo momento”, ha dichiarato Sims.
Le bombe a grappolo sono un tipo di armamento pesantemente criticato e vietato da più di 100 nazioni a causa del rischio elevato che rappresentano per i civili. Queste armi disperdono centinaia di proiettili su un’area vasta, molti dei quali potrebbero non esplodere all’impatto, rimanendo un pericolo latente.
La scorsa settimana, il presidente Biden aveva comunicato la sua “difficile decisione” di approvare il controverso trasferimento, difendendo la mossa come necessaria per supportare le truppe ucraine, che temeva fossero a corto di munizioni nella loro controffensiva contro le forze russe.
I funzionari statunitensi e ucraini sostengono che le munizioni a grappolo potrebbero costituire una “svolta” nella guerra, aiutando a superare le difese russe. Tuttavia, sia i legislatori di Washington che i gruppi per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per il trasferimento, sostenendo che le bombe minacciano la sicurezza dei civili.
Nonostante queste preoccupazioni, i funzionari statunitensi dichiarano di aver ricevuto garanzie da parte dell’Ucraina di non utilizzare le munizioni in aree popolate da civili. Sims ha affermato che l’Ucraina non ha “alcun interesse ad utilizzare le munizioni a grappolo in prossimità della popolazione civile, a differenza dei russi”, riferendosi all’uso di queste armi da parte delle forze russe contro i civili.
La Russia, a sua volta, ha promesso una risposta proporzionata all’uso di munizioni a grappolo da parte delle forze armate ucraine. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che “la Russia è consapevole dei pericoli che le munizioni a grappolo rappresentano per la popolazione civile”, sottolineando che non le ha mai utilizzate durante l’operazione militare speciale. Tuttavia, ha aggiunto, “se le forze armate ucraine decideranno di utilizzare munizioni di questo tipo, sarà costretta a dare una risposta proporzionata”.
Sul fronte del conflitto, le forze ucraine hanno abbattuto almeno 23 droni nella notte, mentre il gruppo Wagner, secondo il Pentagono, non sta più partecipando in maniera significativa alle operazioni militari in Ucraina. Nel frattempo, le difese aeree russe hanno abbattuto tre droni il cui obiettivo era la città di Voronezh, vicino alla frontiera con l’Ucraina.
In questo scenario complesso e di crescente tensione, l’arrivo delle bombe a grappolo in Ucraina segna un nuovo capitolo potenzialmente volatile. Nonostante le garanzie ucraine, l’uso di queste armi porta con sé rischi significativi per i civili e potrebbe innescare ulteriori escalation nel conflitto.