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Boom a Piazza Affari nel 2023

24 Dic 2023 - Finanza

Boom a Piazza Affari nel 2023

Nel 2023, la Borsa di Milano ha registrato la migliore performance tra le principali piazze finanziarie globali, superando Tokyo, Wall Street e tutte le Borse europee. Dall’inizio dell’anno, ha registrato una crescita del 28%, un risultato eccezionale che la colloca al di sopra delle altre borse.

Il miglioramento dei titoli di Stato italiani è stato un fattore significativo, contribuendo positivamente a Piazza Affari, nonostante le incertezze legate alle decisioni sul Mes. In Europa, l’indice Ftse Mib di Milano ha segnato un aumento del 28%, superando Madrid (+22%), Francoforte (+19%), e Parigi (+16%).

Questo raduno ha compensato i cali dell’anno precedente causa dalla guerra in Ucraina. Al di fuori della zona euro, i mercati azionari hanno mostrato guadagni più modesti, con Zurigo in salita del 4% e Londra del 3%.

L’attenzione degli operatori è chiaramente incentrata sulla politica monetaria delle banche centrali, ei recenti miglioramenti nelle performance dei titoli di Stato europei sono attribuiti alle aspettative di prossimi tagli dei tassi da parte della Banca centrale europea (Bce).

Il rendimento dei bond italiani è sceso al 3,5%, ai minimi dall’agosto 2022, contribuendo a rafforzare la posizione di Piazza Affari. La fase di discesa dello spread tra i Btp italiani ei Bund tedeschi a dieci anni è proseguita, raggiungendo i minimi dal marzo del 2022, scendendo sotto i 155 punti base.

La società leader della Borsa milanese nel 2023 è stata Leonardo, con un notevole recupero dell’85%, seguita da Unicredit (+82%). Altre società con prestazioni significative includono Stellantis (+56%), Monte dei Paschi (+55%) e Bper (+54%). Tuttavia, titoli come Diasorin (-26%) e Fineco (-12%) hanno registrato flessioni.

Gli operatori notano che il rally di novembre si è stabilizzato dopo l’incremento dell’11% di Piazza Affari. Ora, l’attenzione è focalizzata sulla Bce e sui tassi di crescita dell’economia, con la speranza di una riduzione progressiva dell’inflazione. Gli analisti più ottimisti prevedono fino a sei tagli da 25 punti base nell’Eurozona nel 2024.

Francoforte sembra incline a un contenimento della vendita più moderato, e la media delle previsioni suggerisce tre tagli nel corso dell’anno. Le stime del Prodotto Interno Lordo per l’area euro nel 2024 indicano una crescita generale dello 0,4%, con l’Italia che potrebbe fare meglio, registrando un aumento fino allo 0,7% grazie allo sviluppo dei progetti del Pnrr.

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