Calenda attacca Forza Italia: “Sullo Ius Scholae serve coerenza, non opportunismo politico”
26 Ago 2024 - Italia
Calenda sfida Forza Italia proponendo lo Ius Scholae in Parlamento. Critiche al partito di Tajani per il cambio di rotta sul tema della cittadinanza.
La Proposta di Azione sullo Ius Scholae e la Critica a Forza Italia
L’annuncio di Carlo Calenda, leader di Azione, di proporre in Parlamento lo “ius scholae” nei termini richiesti da Forza Italia, ha acceso il dibattito politico italiano. Questa proposta, che punta a concedere la cittadinanza italiana ai minori stranieri che hanno completato un ciclo di studi in Italia, mette in discussione la coerenza e la credibilità di Forza Italia. Durante l’estate, infatti, Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e figura di spicco di Forza Italia, aveva indicato lo “ius scholae” come una delle priorità del partito. Tuttavia, con la ripresa dei lavori parlamentari, il tema sembra aver perso centralità nell’agenda politica di Forza Italia, diventando, secondo Calenda, un “accessorio” piuttosto che una vera priorità.
La Legge Attuale sulla Cittadinanza Italiana: Cosa Prevede?
Attualmente, la legge italiana sulla cittadinanza si basa sul principio dello ius sanguinis, che assegna la cittadinanza ai figli di cittadini italiani. Esistono, tuttavia, alcune situazioni specifiche in cui si applica lo ius soli, come per i bambini nati in Italia da genitori apolidi o che non possono trasmettere la propria cittadinanza. Inoltre, un cittadino straniero che risiede in Italia da almeno dieci anni può richiedere la cittadinanza, purché soddisfi determinati requisiti, come avere redditi sufficienti, non avere precedenti penali, e non rappresentare un rischio per la sicurezza della Repubblica.
Un altro caso importante è quello dei cittadini stranieri nati in Italia. Al compimento del diciottesimo anno, questi giovani possono acquisire la cittadinanza italiana se hanno risieduto legalmente e ininterrottamente in Italia fino alla maggiore età e se dichiarano la loro volontà di diventare cittadini italiani entro un anno dal raggiungimento dei 18 anni. Questo diritto viene garantito dalla legge per promuovere l’integrazione dei giovani che sono cresciuti e hanno studiato in Italia, vivendo come italiani a tutti gli effetti, ma senza ancora avere la cittadinanza.
Una Critica a Forza Italia: Cambiamento di Rotta o Opportunismo?
La mossa di Calenda ha scatenato critiche a Forza Italia, accusata di mancanza di coerenza e di voler smarcarsi dal proprio mandato elettorale, avvicinandosi a posizioni più centriste o di sinistra, come suggerisce l’apparente supporto allo “ius scholae”. Questa ambiguità potrebbe portare molti elettori a percepire un tradimento dei valori su cui Forza Italia è stata costruita. Per un partito che ha sempre sostenuto la difesa dei valori tradizionali e della cultura nazionale, è essenziale prendere una posizione chiara e coerente, soprattutto su temi così delicati come la cittadinanza e l’integrazione.