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Campo largo in bilico: le alleanze del centrosinistra sempre più fragili

1 Ott 2024 - Italia

La sfida di Elly Schlein tra tensioni con M5S, veti incrociati e una coalizione ancora lontana dalla coesione.

Campo largo in bilico: le alleanze del centrosinistra sempre più fragili

Il “campo largo” del centrosinistra: prospettive e tensioni in crescita

Negli ultimi giorni, il concetto di “campo largo” nel centrosinistra italiano sta attraversando una fase di profonda discussione e tensioni crescenti tra i diversi attori politici. La strategia di un’alleanza ampia, guidata principalmente dal Partito Democratico (Pd) di Elly Schlein, continua a incontrare ostacoli interni ed esterni, principalmente a causa delle divergenze ideologiche e delle ambizioni personali dei vari partiti coinvolti.

L’ombra di Schlein e le divergenze con il Movimento 5 Stelle

Durante un episodio del programma “L’Aria che tira”, il direttore de Il Tempo, Tommaso Cerno, ha sollevato la questione centrale: esiste davvero un potenziale nel centrosinistra, al di fuori del Pd, per fare squadra attorno a un’alleanza con Schlein come premier? La domanda evidenzia una storica difficoltà del centrosinistra a riconoscere una leadership unitaria. Mentre Matteo Renzi ha dichiarato la sua disponibilità a unirsi in una coalizione guidata da Schlein, il Movimento 5 Stelle (M5S), sotto la guida di Giuseppe Conte, continua a mostrare incertezza, puntando a discutere i termini del “campo largo” solo in seguito, lasciando emergere dubbi sul possibile accordo.

La rottura in Liguria e i veti incrociati

Intanto, Riccardo Magi di +Europa ha recentemente dichiarato che la situazione attuale è complicata dalla mancanza di lealtà e metodo politico all’interno del centrosinistra. Magi sostiene che il Pd abbia dato per scontato un sostegno che in realtà non esiste, e che sia fondamentale un tavolo permanente per discutere le divergenze, evitando così situazioni come quella accaduta in Liguria, dove la coalizione si è frantumata a causa dei veti incrociati sul ruolo di Italia Viva.

L’episodio ligure mette infatti in luce una delle maggiori criticità: i Cinque Stelle hanno posto un veto sull’inclusione di Italia Viva, causando la reazione dei renziani, che hanno ritirato i loro candidati. Questa situazione non è isolata, ma riflette le fragilità di un “campo largo” che fatica a trovare coesione.

Il rapporto tra Conte e Renzi e la paura della frammentazione

La tensione è ulteriormente esacerbata dal rapporto tra Conte e Renzi, con quest’ultimo accusato di voler danneggiare il M5S. Dal canto suo, il Pd è preoccupato che questi conflitti possano minare la credibilità e l’efficacia dell’opposizione. La paura è che, invece di lavorare per un obiettivo comune, si rischi di frammentare ulteriormente il centrosinistra, rendendolo vulnerabile di fronte a un centrodestra più compatto.

Un futuro incerto per il “campo largo”

In sintesi, sebbene il concetto di “campo largo” rimanga un obiettivo importante per il Pd e Schlein, la strada per costruire un’alleanza ampia e coesa si presenta tortuosa. La mancanza di un leader riconosciuto da tutti i partiti del centrosinistra, insieme alle fratture interne e ai veti incrociati, sollevano interrogativi sulla possibilità effettiva di un fronte unito in grado di competere efficacemente contro il governo di Giorgia Meloni.

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