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Cecenia: Il giovane Adam Kadyrov, a soli 15 anni, nominato capo della sicurezza dal padre leader Ramzan Kadyrov

6 Nov 2023 - Geopolitica

Cecenia: Il giovane Adam Kadyrov, a soli 15 anni, nominato capo della sicurezza dal padre leader Ramzan Kadyrov

In un atto che ha ulteriormente consolidato il potere della famiglia Kadyrov all’interno della repubblica cecena, il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha designato suo figlio quindicenne, Adam Kadyrov, alla prestigiosa carica di capo del servizio di sicurezza. La nomina è stata annunciata dal ministro della Sanità, Adam Alkhanov, che ha espresso vivide congratulazioni al giovane tramite la piattaforma di messaggistica Telegram.

Adam Kadyrov, nonostante la tenera età, è stato descritto da Alkhanov come un individuo di grande esperienza pratica e di forte spirito guerriero. Tale spirito, secondo Alkhanov, sarà un baluardo nella difesa del padre, del popolo ceceno, della fede religiosa e della patria. Questa caratterizzazione sembra riflettere l’intenso addestramento e l’educazione che Adam ha ricevuto fin dall’infanzia, segnata dall’immersione nelle arti marziali e nella cultura del combattimento.

La carriera di Adam Kadyrov è stata finora contraddistinta non solo da riconoscimenti ufficiali – con decorazioni ricevute per meriti sia in Cecenia che in Tatarstan – ma anche da controversie. Ad esempio, la sua figura è balzata agli onori della cronaca internazionale in seguito alla pubblicazione di un video sui social media in cui appariva mentre malmenava un uomo russo detenuto per aver bruciato il Corano. Questo episodio, lungi dall’attirare condanne da parte del padre, è stato anzi oggetto di orgoglio e incoraggiamento da parte del leader ceceno.

Le autorità russe, nel frattempo, hanno adottato una posizione di non intervento, ignorando l’incidente. Ciò potrebbe essere interpretato come una tacita approvazione o, quantomeno, come un segno di deferente cautela nei confronti del potere consolidato di Kadyrov in Cecenia.

Ramzan Kadyrov, che regna sulla repubblica a maggioranza musulmana del Caucaso russo dal 2007, è stato a lungo al centro di aspre critiche da parte di attivisti per i diritti umani. Gli vengono attribuiti ordini di rapimenti e esecuzioni extragiudiziali, asserzioni che hanno contribuito a creare un’aura di timore e controversia attorno alla sua figura.

L’infanzia di Adam Kadyrov è stata caratterizzata da esposizioni pubbliche nell’arena delle arti marziali miste (MMA). Emerse sulla scena mediatica all’età di otto anni, quando partecipò a un torneo di MMA a Grozny. Questo evento suscitò polemiche a livello internazionale, in quanto si svolse secondo le regole applicate agli adulti, senza le adeguate protezioni richieste per i bambini. In quell’occasione, tutti e tre i figli di Kadyrov si imposero sui loro avversari, sotto lo sguardo approvante del padre.

L’incoronazione di Adam Kadyrov a capo del servizio di sicurezza rappresenta dunque l’ennesimo capitolo di una saga familiare che intreccia potere politico, tradizione marziale e un’esistenza costellata da episodi di forza e polemica. La nomina, per quanto sorprendente per la giovane età del designato, non è in fondo un colpo di scena nel contesto della realpolitik cecena, dove il nome Kadyrov è sinonimo di autorità incontestata.

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