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Complicità Istituzionale nell’Ascesa dell’Anarchia: Il Vergognoso Avallo ai Centri Sociali Violenti

2 Feb 2024 - Approfondimenti Politici

Complicità Istituzionale nell’Ascesa dell’Anarchia: Il Vergognoso Avallo ai Centri Sociali Violenti

La recente operazione della Digos a Torino contro il centro sociale Askatasuna non è solo un episodio di cronaca, ma un campanello d’allarme sull’escalation di violenza e anarchia che certi centri sociali stanno portando nelle nostre città. Queste realtà, lungi dall’essere innocui luoghi di aggregazione culturale, si stanno rivelando vere e proprie fucine di criminalità, dove l’odio politico e ideologico si traduce in atti di violenza inaudita contro le istituzioni e la società civile. La recente mossa del sindaco di Torino, che punta alla legalizzazione di Askatasuna, rappresenta un’inquietante cedevolezza delle istituzioni, che sembrano piegarsi di fronte a gruppi che calpestano i valori democratici fondamentali.

Operazione Digos a Torino: La Punta dell’Iceberg

L’intervento della Digos, che ha visto la notifica di misure cautelari per dodici attivisti di Askatasuna, accusati di resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, e lancio di oggetti durante il corteo del Primo Maggio 2022, non è che la punta dell’iceberg. Questi episodi di violenza sono l’ennesima dimostrazione di come certi centri sociali abbiano abbandonato ogni pretesa di dialogo civile, preferendo la strada dell’anarchia e del confronto violento.

Una Vergognosa Legalizzazione

La decisione del sindaco di Torino di legalizzare Askatasuna attraverso un progetto di cogestione è un atto di inaudita debolezza. Concedere spazi e legittimità a realtà che non hanno mai nascosto la loro propensione alla violenza e al disordine è un segnale di resa che mina alle fondamenta la sicurezza e l’ordine pubblico. Questa politica di accomodamento rischia di inviare un messaggio pericoloso: che la violenza, se sufficientemente persistente, viene premiata con la legalizzazione.

Accuse Inconfutabili: Un Elenco di Violenze

Le accuse rivolte agli attivisti di Askatasuna parlano chiaro: resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, e lancio di oggetti non sono azioni di protesta politica, ma atti di pura e semplice criminalità. La persistenza di questi comportamenti aggressivi mette in luce una realtà inaccettabile, dove la violenza è diventata metodo sistematico di azione politica.

Primo Maggio 2022: La Festa della Violenza

Gli scontri del Primo Maggio 2022 a Torino sono stati un triste spettacolo di anarchia. La premeditazione e la ferocia degli attacchi contro le forze dell’ordine rivelano un disprezzo totale per i principi di legalità e convivenza civile. Questi episodi non sono isolati, ma rappresentano un modello di comportamento ricorrente, che vede nel conflitto violento un’opzione preferenziale.

Il Lato Oscuro di Askatasuna

I precedenti di Askatasuna parlano di una realtà che, sotto la facciata di centro sociale, nasconde un nucleo duro di estremismo e violenza. Questi non sono centri di aggregazione culturale, ma covi di anarchici che vedono nella distruzione e nel caos gli strumenti privilegiati della loro azione politica. La storia di violenze legate a Askatasuna dovrebbe essere più che sufficiente per indurre le autorità a una ferma condanna, piuttosto che a una pericolosa legalizzazione.
La tolleranza delle istituzioni nei confronti di realtà come Askatasuna è un segno di debolezza che non possiamo più permetterci. In una società democratica, non c’è spazio per chi predilige la violenza all dialogo, l’anarchia all’ordine. È tempo che lo Stato riaffermi con forza il proprio impegno nella difesa dei valori democratici, respingendo ogni tentativo di legittimazione.

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