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Consip: Chieste Condanne per Lotti e Bocchino, Assoluzione per Tiziano Renzi in un Processo Fra Storia e Giustizia

22 Dic 2023 - Italia

Consip: Chieste Condanne per Lotti e Bocchino, Assoluzione per Tiziano Renzi in un Processo Fra Storia e Giustizia

Nel contesto del processo sull’inchiesta ‘Consip’, il pubblico ministero di Roma, Mario Palazzi, ha delineato un quadro complesso di richieste di condanne e assoluzioni, che coinvolge figure di spicco della politica e del mondo imprenditoriale italiano. Tra i nomi più noti, spiccano quelli dell’ex ministro Luca Lotti e dell’ex parlamentare Italo Bocchino, per i quali sono state richieste condanne a un anno di reclusione. Al centro dell’attenzione anche Tiziano Renzi, padre dell’ex premier Matteo Renzi, per il quale è stata invece chiesta l’assoluzione.

Il processo, che si svolge a Roma, riguarda l’inchiesta sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione, nota come ‘Consip’. In questo contesto, il PM Palazzi ha delineato le sue richieste, che includono condanne per alcuni e assoluzioni per altri.

Per Luca Lotti e Italo Bocchino, le figure politiche più in vista, la richiesta di condanna è di un anno di reclusione. Questa decisione sottolinea la gravità delle accuse rivolte loro nel contesto dell’inchiesta.

Al di là del panorama politico, il processo tocca anche importanti figure del mondo imprenditoriale. In particolare, per l’imprenditore Alfredo Romeo è stata chiesta una condanna di 2 anni e 6 mesi, mentre per Carlo Russo, un altro imprenditore, la richiesta è di 5 anni di reclusione.

Anche nel settore della difesa e della sicurezza interna ci sono state importanti richieste di condanna. Per l’ex ufficiale del Noe, Gianpaolo Scafarto, è stata chiesta una condanna a 1 anno e 10 mesi, mentre per il colonnello Alessandro Sessa la richiesta è di 3 mesi. Interessante notare che per loro è caduta l’accusa di depistaggio.

Altre figure coinvolte includono l’ex generale Emanuele Saltalamacchia e Filippo Vannoni, ex presidente di Publiacqua, per i quali è stata chiesta una condanna di un anno di reclusione. Inoltre, è stata richiesta l’assoluzione per Stefano Massimo Pandimiglio.

Il PM Palazzi ha definito questo processo “destinato più alla storia che alla giustizia”, evidenziando come molti dei reati in questione potrebbero essere travolti dalla prescrizione. Questa affermazione sottolinea la complessità e la durata del processo, che si inserisce in un contesto più ampio di indagini e controversie che hanno interessato la pubblica amministrazione italiana negli ultimi anni.

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